La tipizzazione evidente di alcuni rivelava almeno due dei seguenti fattori: una glicemia superiore a 100 mg/dl o una circonferenza vita oltre 102 cm per l’uomo o di 88 cm se donna, valori di trigliceridi oltre 150 mg/dl o colesterolo HDL inferiore a 50 mg/dl. Questo mi permetteva di consigliare l’impiego di Omega 3 (Ώ 3). Quindi oltre ai farmaci suggeriti dal proprio medico di famiglia o dallo specialista, oltre al consiglio di svolgere una sana attività fisica quantificabile con almeno 10.000 passi al dì, io suggerivo di assumere 2 grammi al giorno di Omega tre (Ώ 3) durante i pranzi principali al fine di contribuire alla riduzione del processo infiammatorio in corso e limitare la crescita dei valori infiammatori.

Ora alla luce di una trasmissione andata in onda sulla classica rete di Stato, mi vedo costretto mio malgrado a smentire per l’ennesima volta quanto affermato, a evidenziare quanto oggi tutti a prescindere dalle competenze, dalla laurea conseguita e dalla specializzazione parlano di nutrizione, parlano di alimenti, parlano di scienza dell’alimentazione. Ora vengo al dunque: affermare e classificaregliomega3(Ώ3) in base alla capacità di sciogliere un bicchiere di plastica, evidenziarne la tossicità in base a quest’azione è mistificazione, è raccontare senza alcuna conoscenza e competenza una semplice modificazione chimica reale e venderla come tossica, come pessima per il nostro organismo. Solo chi ha competenze in materia può comprendere senza allarmismi, ma con cognizione di causa, il perché quel processo accade e l’inutilità di quanto osservato. In chimica il simile scioglie il simile, sostanze polari sono solubili in solventi polari come accade per esempio con il sale da cucina nell’acqua. Ora la molecola contenuta negli Omega 3 (Ώ 3) di origine naturale, quelli derivati ad esempio da originali e puri pesci azzurri, come sardine, acciughe e sgombri, ha una struttura 3 EPA e DHA simile ai trigliceridi e altamente assimilabile essendo molto più biodisponibile. Con un paragone: con 100% olio di pesce naturale, questi Omega 3 (Ώ 3) hanno biodisponibilità al 124%.

Esistono invece in commercio integratori con Omega 3 (Ώ 3) ad alta concentrazione, ma non di origine animale che hanno struttura simile agli Esteri Etilici EE il cui assorbimento è inferiore, ma è importante sottolineare che questo non significa che siano tossici o velenosi per l’uomo. Ora la molecola presente in questi ultimi è un estere etilico ad alta concentrazione e questa è considerata tuttavia sicura dalla FDA Americana ed adatta al consumo per l’essere umano, ma per via della sua particolare polarità è un buon solvente per le materie plastiche. Sottolineo solo solvente: non altera le strutture molecolari e non è tossica.

La tollerabilità e la sicurezza sono comunque garantite perché la superficie del canale digerente umano è ricoperta da una mucosa, matrice acquosa polare che non ha alcuna affinità soluto/solvente con l’estere etilico. Quindi per concludere, suggerisco di continuare ad assumere gli Omega 3 (Ώ 3) per tutti gli effetti benefici riscontrati sull’organismo umano da migliaia di studi, altresì come per ogni ambito alimentare, nutrizionale e salutare, l’importante è acquistare prodotti di qualità, prodotti con la più elevata concentrazione di omega 3 naturali derivanti dal pesce azzurro e non possibilmente integratori con alta concentrazioni di esteri etilici.©

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