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Convivere con il Morbo di Alzheimer In evidenza

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Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più diffuse tra gli anziani;

è una forma di demenza degenerativa invalidante con un quadro clinico che prevede generalmente difficoltà nel linguaggio, progressiva perdita della memoria, sbalzi d’umore con irritabilità e stato confusionale spesso associato a perdita di orientamento spazio-temporale. Per familiari e caregiver non è semplice gestire questo tipo di patologia né tantomeno tentare di rallentarne il decorso.

Molto importante può essere la stimolazione cognitiva che è un tipo di terapia non farmacologica che mira a stimolare, attraverso esercizi specifici, le funzioni cognitive ancora presenti, con un approccio attento ai fattori sociali, comunicativi ed emotivi e alle attività quotidiane non solo del malato, ma dell’intera famiglia o della comunità all’interno della quale egli è inserito. In questo secondo caso la stimolazione cognitiva, oltre che individualmente, può essere anche svolta in piccoli gruppi.

Questo tipo di terapia deve essere strutturata da professionisti come psicologi e riabilitatori che elaborano un percorso ad hoc sulla base delle caratteristiche anamnestiche della persona, delle sue risorse cognitive e dei suoi interessi. Le sessioni di stimolazione cognitiva hanno una durata di circa un’ora e possono prevedere attività varie in base alle aree cognitive da stimolare come ad esempio l’area del linguaggio, l’attenzione visiva, la memoria episodica.

Quello di cui tuttavia hanno bisogno più di tutto le persone con demenza, è di condurre una vita che permetta loro di sentirsi parte di un gruppo, di essere riconosciute nella dignità di individuo in grado di esprimere delle volontà, di ricevere richieste e proposte che non le mettano in difficoltà. Hanno bisogno che ci si sforzi di vedere il mondo con i loro occhi, senza pretendere da loro quella normalità che non sono più in grado di dare.

I malati di alzheimer hanno inoltre bisogno di tempi ampi per poter svolgere le attività quotidiane, di ambienti ordinati e non rumorosi, di uno stile di vita attivo, ma sereno, che non imponga inutili sforzi o costrizioni. Le loro convinzioni, i loro desideri e le loro paure, anche se oggettivamente infondate, non vanno minimizzate né ignorate e tantomeno contrastate, ma vanno ascoltate, accettate e assecondate, almeno fin dove possibile.

Le persone con alzheimer vanno guardate, trattate e soprattutto amate mantenendo vivo il ricordo di chi erano prima che la patologia si manifestasse, ma anche attraverso la consapevolezza e l’accettazione di chi sono oggi.©

 

 

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Convivere con il Morbo di Alzheimer
   
Giulio Lattanzi

Il dottor Giulio Lattanzi è il titolare della farmacia comunale “Le Fornaci” di Marsciano. Negli anni ha fatto della prevenzione, l’informazione e l’educazione alla salute una vera missione di vita. Cura anche un blog https://farmacialefornaci.wordpress.com/

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