Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

L'editoriale n.93

Scritto da 
0
L'editoriale n.93

#Verybello: se il ministro della Cultura partorisce un sito che sembra il titolo di un film di Vanzina, non è più commedia. È tragedia

Gennaio 2005-Gennaio 2015. Piacere Magazine compie 10 anni. Ebbene sì: due lustri che sono stati lunghissimi e brevissimi allo stesso tempo. Tremilaseicentocinquanta giorni e spicci (in mezzo ci sono stati anche due anni bisestili) in cui la nostra piccola realtà è cresciuta facendo tesoro dell'entusiasmo e della voglia di fare, ma anche degli errori commessi. Ed è cresciuta soprattutto grazie a voi: alla vostra fiducia, al vostro apprezzamento e ai vostri consigli. E visto che 10 anni sono un traguardo che va celebrato come si deve, iniziate ad appuntarvi questa data in agenda: sabato 21 marzo. In occasione del solstizio di Primavera PM festeggerà le sue 10 primavere al SanMagno di Foligno in quello che già si annuncia come un evento da non perdere. Per adesso, invece, abbiamo voluto fare un regalo a voi, andando online con un sito nuovissimo e sempre aggiornato che possa accompagnare i fedelissimi di Piacere giorno per giorno, senza costringerli ad aspettare un mese per leggerci. Sono tante le sezioni nuove, i blog, le fotogallery in quel che vuol essere un contenitore informativo a 360 gradi. Un po' come #verybello, il sito di eventi pagato 5 milioni dal ministro della cultura Franceschini. Solo che il nostro, modestia a parte, ha un nome meno ridicolo e, fortunatamente, è costato molto meno. Costerà molto, invece, agli umbri la campagna elettorale per le prossime regionali. Non tanto in termini strettamente economici (tranquilli: i dirigenti da premiare sono stati già premiati e quel che si poteva risparmiare a livello di soldi pubblici non è stato risparmiato), quanto in termini di sopportazione di una lunga e ininterrotta campagna elettorale a suon di slogan. Al punto che la consegna dei 9 km di superstrada (i cui lavori sono iniziati anni e anni fa) che uniscono Colfiorito a Serravalle del Chienti salvo poi interrompersi e costringere il malcapitato automobilista a una nuova gita fra tornanti di montagna fino a Muccia vengono salutati come una delle opere più rivoluzionarie di questa terra. Con tanto di Ministro invitato al taglio del nastro. E pazienza se il ministro Lupi, Nuovo Centro Destra, brindava felice insieme alla governatrice umbra del PD. In tempo di inciuci e di governi liquidi tutto fa brodo. Anche se poi – sulla carta - il NCD in Umbria al PD farà la guerra. E andrà a finire che fra altri dieci anni potremo dire a nostro figlio “qua una volta era tutta campagna: elettorale”.

L'editoriale n.93
   
Matteo Grandi

A due anni leggeva Proust, parlava perfettamente l'inglese, capiva il francese, citava il latino e sapeva calcolare a mente la radice quadrata di numeri a quattro cifre. Andava al cinema, seppur accompagnato dai genitori, suonava il pianoforte, viaggiava in aereo, scriveva poesie e aveva una fitta corrispondenza epistolare con l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. A sei anni ha battuto la testa cadendo dagli sci. Del bambino prodigio che fu restano l'amore per il cinema, per la scrittura e per le feste natalizie. I segni del tracollo sono invece palesati da un'inutile laurea in legge, da un handicap sociale che lo porta a chiudersi in casa e annullare appuntamenti di qualsiasi genere ogni volta che gioca il Milan e da una serie di contraddizioni croniche la più evidente delle quali è quella di definirsi "di sinistra" sui temi sociali e "di destra" su quelli economici e finanziari. A trent'anni ha battuto di nuovo la testa e ha fondato Piacere. Gli piacerebbe essere considerato un edonista; ma il fatto che sia stata la sofferenza (nel senso di botta in testa) a generare il Piacere (nel senso di magazine) fa di lui un banalissimo masochista.