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In Suspenso

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Giovedì alle 18.30 presso l’Hortus Artis del Tangram la presentazione dell'installazione di Carol Wyss

L'intervento artistico di Carol Wyss arricchisce la programmazione di Hortus Artis, un ciclo di 12 mostre in uno spazio delimitato del suggestivo piano ribassato dello studio Tangram, ideato dall’omonima Associazione Culturale. L'Orto dell'arte è un invaso accogliente che vede, di volta in volta, mutare fisionomia grazie all'intervento di un diverso artista. La particolarità della manifestazione consiste in un ribaltamento della consueta logica espositiva. Anziché avere dei curatori che scelgono il lavoro di un artista, ogni partecipante individua il proprio successore stabilendo così una sorta di continuità di visione e interpretazione dell’arte. Solo successivamente è individuato un curatore a scelta dall'artista. Questa sorta di germinazione a catena, vede Carol Wyss selezionata dall'artista Simona Frillici. La cura della mostra è stata affidata all'artista Brillo Attimi.

Carol Wyss realizzerà per l'Hortus Artis un'installazione sospesa di forme floreali (della serie INTO THE WILD). Scrive il curatore Brillo: “...A comporre i fiori distinguiamo ossa, ossa umane...Le figure, realizzate usualmente su ampie superfici di carta, per Tangram, in un nuovo passaggio coerente della ricerca di Carol, sono fustellate e stanno sospese in aria come apparente presenza spaziale. Se da un lato ambiscono ad una dimensione scultorea si rivelano però artificio privo di reale spessore fisico, capace di animarsi alla vibratilità dell'aria. Il conturbante richiamo all'aldilà di questa speculazione artistica fissa il suo appeal nella doppia materializzazione in una sola materia resistente (che nega la tenerezza del petalo), in un "monumento alla fine della vita" cui solo la costruzione e ricomposizione degli elementi costitutivi, spostando l'intero apparato, realizza un'alterità o meglio un diverso tempo posteriore. Si realizza in effetti uno spostamento dell'immobilità di ciò che è fermo e dunque l'arte, non obbligata alla imitazione che pure sceglie, si fa filosofia visiva e rappresenta nella morte la celebrazione della vita, quella, in ultima analisi, dello spettatore. Di quest'ultimo infatti l'appartenenza all'opera che viene forse a prima vista sottovalutata. Perciò l'arte insiste risultando necessaria proprio nel suo continuo figurar ossa. I fiori, bellezza per eccellenza del tutto specifica e sintetica della natura morta, non bastano a raccontare di un impossibile sfiorire delle cose perché comunque gli occhi vedono eppure fraintendono. Si presenta allora una 'scultura inquieta', un 'memento ...ossimori' giacché dai pericoli ci si ripara innanzitutto con lo stile. Carol non ha dubbi amletici e dai piatti della bilancia ha tolto per la sua ricerca le sole evidenze dei resti ricomposti come fiori. Un solo oggettivo e ingannevole: "non essere".

 

Carol Wyss

nata in Svizzera, vive e lavora a Londra e nel Liechtenstein.
 Si è diplomata alla Slade School of Fine Art (University College London) ed ha esposto in Inghilterra, Liechtenstein, Svizzera, Austria, Francia e Germania.

Il lavoro di Carol Wyss è una ricerca concertata intorno alla struttura delle cose; adotta e separa strutture consuete e le ricompone in modo differente. Lo scheletro umano è la struttura base attraverso cui esamina la relazione tra la struttura umana e il suo ambiente. Smantellando e opponendo strutture esistenti vengono create nuove formazioni. L'astrazione è parte del processo – non nascondendo le origini, piuttosto ampliando possibilità di interpretazione. Ciò che appare a prima vista non è necessariamente ciò che è. www.carolwyss.net

 

Brillo Attimi

Artista che si distingue per la perfezione delle sue fattezze fisiche oltre che per la sua ricerca che lo pone a rappresentare una nuova generazione di Arte Nucleare, opera prevalentemente in Svezia. Rappresentato in esclusiva per l'Europa dalla Statty Gallery di Stoccolma. Ha partecipato a mostre di alto prestigio e torna spesso in Italia per collaborazioni anche curatoriali.

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