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L’intelligenza si sveglia di notte

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L’intelligenza si sveglia di notte
Secondo un’analisi del professor Satoshi Kanazawa, psicologo alla London School of Economics and Political Science le persone che vanno a dormire tardi sono più intelligenti

Lo studio ipotizza che già dai tempi primitivi gli esseri umani sono stati condizionati a livello celebrale dall’alba e dal tramonto del sole e le perone che sfidano questo modello cronologico restando sveglie la notte tendono ad avere un’intelligenza più creativa perché sviluppano un proprio modello temporale, senza condizionamenti.

Uno dei concetti fondamentali dello studio analizza che solo dopo il tramonto, cioè quando inizia la notte si possono assorbire gli effetti del giorno passato. È una condizione di autoriflessione che pochi esseri umani riescono a concepire. Chi chiude immediatamente gli occhi dedicandosi al meritato riposo non riesce ad esplorare quei pensieri, che liberi dalle contingenze quotidiane, vengono repressi o accantonati per i vari impegni lavorativi, familiari e personali.

Percorriamo quindi le varie fasi della riflessione notturna.

Fantasticare

Il crepuscolo e la notte danno la possibilità di liberare tutti i desideri e le passioni più intimi e concedersi le libertà nascoste alla luce del giorno. Si vivono momenti di espressione con sé stessi durante la notte, che verranno poi valutati di giorno. E’ una fase liberatoria. Come riprendere fiato dopo una giornata in apnea.

Anticonformismo

La veglia notturna è una sorta di rivoluzione contro gli stereotipi della giornata e si sa chi sfida la “tendenza” è più propenso a livello evolutivo ad acquisire nuovi valori, nuovi concetti con più semplicità rispetto a chi è propenso a seguire un ordine di idee dettato da dogmi e da postulati prestabiliti. Chi è propenso a rimanere sveglio di notte tende anche ad essere ribelle e quindi più curioso e la curiosità, si sa, è sintomo di intelligenza e di voglia di scoprire nuovi orizzonti, senza sottostare a specifici ordini mentali.

Apertura mentale

I notturni si espongono ad una serie di scoperte di sé profonde e intense. Da non dimenticare che la parte più passionale dell’essere umano viene fuori di notte: concerti, scoperte rivoluzionarie, opere letterarie prendono vita durante la notte.

Secondo “Esquire” la notte è anche il momento in cui si fa più sesso. Da non considerare questa variabile come pura animalità, ma bensì come scoperta di sé, di confronto sia mentale quanto fisico. Un’apertura a livello sessuale contribuisce ad un’apertura mentale nella vita, più disinibita, senza vincoli o censure verso sé stessi e gli altri.

Proattività

Alzarsi presto giova sicuramente alla salute, ma anche rimanere svegli fino a tardi è fruttuoso.

La notte porta consiglio e le persone che lavorano anche di notte sono più produttive rispetto a chi lavora soltanto di giorno. La notte offre tempo, mentre l’alba celebra soltanto l’inizio di un’altra giornata.

Tutte queste fasi fanno leva sulle attività celebrali facendo evolvere un’intelligenza creativa, disinibita e curiosa. Non a caso l’animale della notte è il gufo, descritto da sempre come animale di grande intelligenza e acume.

Quindi chi fa le ore piccole ora potrebbe dormire sogni più tranquilli e sentirsi meno in colpa, perché durante la veglia notturna sta nutrendo semplicemente la sua intelligenza.
L’intelligenza si sveglia di notte