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Tagli in Provincia

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Tagli in Provincia
Al via il recupero di 958mila euro

I tempi si fanno sempre più bui per le Province: la riforma Del Rio non fa sconti e la Provincia di Perugia, come le altre, dovrà abbandonare tutte le partecipazioni che non risulteranno più strategiche per l’Ente. Per un risparmio pari a 958mila euro, il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti ha dato il via alla fuga dalle partecipazioni che già nei giorni passati non ha mancato di suscitare polemiche. Umbria Jazz è tra le uscite più clamorose, ma nella lista delle dismissioni non mancano sorprese altrettanto eclatanti fra società partecipate, consorzi, fondazioni e associazioni. La lama di Madame Guillotine si è abbattuta su Webred, Valnestore Sviluppo, Amub Magione, Umbriafiere S.p.A., Funivia Colle Eletto, Prt S.r.l., Università dei Sapori, Centro studi “Il Perugino” di Città della Pieve, Consorzio Valtiberina Produce, Consorzio Paniere Tipico Trasimeno-Orvietano, Sil Soc. Cons., Patto 2000. Tra i consorzi, Consenergiagreen. Per quanto concerne le fondazioni, i tagli sono ancor più notevoli e in alcuni casi l’uscita rischia di creare seri problemi ai diretti interessati: figurano nell’elenco Fondazione Umbria contro l’usura, Fondazione Festival dei Due Mondi, Fondazione Umbria Jazz, Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Luigi Salvatorelli, Scuola di cucina Villa Redenta, Fondazione per la conservazione dei beni librari. Infine, venendo alle associazioni, l’Ente estrometterà Associazione Mostra nazionale del cavallo, Scuola di giornalismo radiotelevisivo, Città dell’olio, Enoteca provinciale, Amici delle miniere, Museo regionale dell’emigrazione di Gualdo Tadino, Associazione beni italiani Patrimonio mondiale Unesco, Strade del Sagrantino, Strada dei vini del cantico, Strada dell’olio DOP Umbria, Strada del vino dei Colli del Trasimeno, Centro studi Carlo della Giacoma, Dimore storiche Adsi, Festival delle Nazioni Città di Castello, Isuc, Sagra Musicale Umbra, Associazione Tecla. La Provincia uscirà del tutto dal Teatro lirico Belli di Spoleto, dal Cedrav, dal Nobile collegio del cambio e dall’Opera pia Nobile collegio della mercanzia.

Si salvano dall’uscita ed entrano a far parte della rosa dei beati Umbria Tpl e Mobilità, Agenzia per l’energia e l’ambiente, Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A., Sase e Sviluppumbria – tra le società; Sir e la Scuola di Villa Umbra – tra i consorzi; Fondazione Accademia delle Belle Arti di Perugia, Fondazioni delle Casse di risparmio di Perugia e Spoleto, Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro studi Villa Montesca, Fondazione Post e Fondazione Its nuove tecnologie – tra le fondazioni; Cst di Assisi e Associazione Centro studi città di Foligno – tra le associazioni. Infine, saranno mantenute le partecipazioni nei Gal, ma la quota sarà  uniformata e ridotta a 2mila euro per ognuno dei Gruppi; negli Atc, con quota ridotta e uniformata a 10mila euro per ogni singolo ambito; nell’Upi nazionale e regionale, con una quota che scenderà a 10mila euro per ciascuna delle due sezioni; nel Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti, la cui quota scenderà a 500 euro.

Calcoli da far girare la testa: 221mila euro provenienti dalle società partecipate, 58mila dai consorzi, 497mila dalle fondazioni, 105mila dalle associazioni, circa 77mila dalle altre partecipazioni, per un totale di 958mila euro tutte da recuperare.

Che non si dica che tagliare è indolore!

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