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Umbria Jazz Winter, la grande musica sbarca ad Orvieto

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Umbria Jazz Winter, la grande musica sbarca ad Orvieto
Torna dal 30 dicembre al 3 gennaio l'edizione invernale della famosa kermesse
Umbria Jazz, nella sua versione invernale, andrà in scena a Orvieto, dal 30 dicembre al 3 gennaio, con cento musicisti e altrettanti eventi, che si alterneranno nelle suggestive location. Dal teatro Mancinelli al Duomo, dal Palazzo del Capitano del Popolo al Palazzo dei Sette, fino al museo Emilio Greco e al bistrot “Il Malandrino”, dove si suonerà fino a tarda notte e infine piazze, vicoli e strade.

Il Festival in questi cinque giorni propone musica a ogni ora del giorno fino a tarda notte, e il centro storico si anima di un pubblico festoso e appassionato. Del resto è il connubio virtuoso tra cultura e turismo che caratterizza Umbria Jazz e ne fa un esempio unico nel pur affollato scenario delle grandi manifestazioni italiane.

Il programma prevede i consueti cenoni di fine anno in musica per salutare a suon di jazz e soul la fine del 2015 e l’arrivo del 2016, e la tradizionale messa della Pace in Duomo il pomeriggio di Capodanno, resa ancora più solenne dalle voci gospel.

Quest’anno, in occasione delle celebrazioni per il centenario dalla nascita del cantante Frank Sinatra, il Festival ospiterà Kurt Elling che omaggerà The Voice con due concerti tributo dal titolo “Elling Swings Sinatra”. Con lui on stage una big band di diciassette elementi con alcuni tra i più interessanti giovani jazzmen italiani che andrà ad affiancare il suo quartetto, con il quale presenterà inoltre l’ultimo lavoro dal titolo Passion World. La voce sarà ancora protagonista con Jarrod Lawson, astro nascente del panorama soul-jazz.

Cambio di musica e genere, a dimostrazione della varietà del cartellone, con la batteria di Lewis Nash che incontra il sax alto di Steve Wilson. Sempre musica strumentale, cambiando completamente coordinate musicali, con Romero Lubambo, che in solo con la sua chitarra propone l’essenza della musica brasiliana.

Di livello, e con proposte musicali molto creative e particolari, la pattuglia dei musicisti italiani presenti a Orvieto. A iniziare da un Paolo Fresu particolarmente poetico e intimista con Vinodentro, ispirato all’omonimo romanzo di Fabio Marcotto che mette insieme il mito del Faust e la passione per il vino. Musiche eseguite con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura e l’Orchestra da Camera di Perugia in collaborazione con la Sagra Musicale Umbra, che nasce dalla pluriennale esperienza di giovani musicisti umbri nella diffusione della cultura musicale. Per Fresu e Di Bonaventura anche l’impegno in trio con il contrabbassista Marco Bardoscia.

Dal celebre doppio album live registrato nel 1965 al Golden Circle di Stoccolma da Ornette Coleman, recentemente scomparso, prendono spunto quattro grandi jazzisti Italiani: Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Enzo Pietropaoli e Marcello Di Leonardo.

A un altro grande, Duke Ellington, è dedicato l’ultimo lavoro di Fabrizio Bosso. Una lettura di Ellington colma di classe, eleganza e swing, cucita su misura per il trombettista torinese, timbricamente ricchissima, come gli originali del Duca, ma rilette con la coerenza dei musicisti di oggi da un ensemble di assoluto livello diretto da Paolo Silvestri.

Danilo Rea infine ci sorprende ancora una volta, dimostrando il suo eclettismo che ne fa uno dei pianisti di punta del jazz, non solo italiano. Una rilettura in piano solo dei due gruppi più importanti e seminali della storia della musica rock: The Beatles e The Rolling Stones.

Dopo essere stati per molti anni al fianco del cantante Mario Biondi con il nome di Italian Jazz Players e aver inciso per le maggiori etichette discografiche jazz, frequentando i festival di tutto il mondo, i Dirty 6 ripartono con un sound completamente rinnovato, sotto la sapiente regia del pianista Claudio Filippini, con un progetto in prima assoluta e pensato in esclusiva per il prestigioso palco di Umbria Jazz Winter. Saranno accompagnati dalla voce di Walter Ricci, tra i semi finalisti del prestigioso concorso vocale indetto dal Thelonious Monk Institute che si terrà il prossimo novembre a Los Angeles.

La città della Rupe sarà festosamente invasa dalla musica. Come di consueto due le esibizioni quotidiane della marching band per le vie del centro storico: i popolari Funk Off, interpretano a modo loro la formula della street band con grande senso dello spettacolo e una originale evoluzione artistica che rivitalizza un genere vecchio di un secolo. Da non perdere il loro show on stage la notte di Capodanno. Esordio in trio per il leader dei Funk Off, Dario Cecchini, che con il Triozone si pone alla ricerca di una maggiore libertà sia armonica che dello sviluppo del brano, alla continua ricerca di nuove contaminazioni stilistiche.

Il gospel, presente per tradizione a Umbria Jazz Winter, quest’anno sarà rappresentato dalle Light of Love Gospel Singers e il quartetto di Larry Franco renderà omaggio alle più grandi voci del jazz e dello swing di tutti i tempi, ricordando nello specifico la musica dei crooner italiani e americani degli anni ’40 e ’50.

Esordi infine a UJ per Dirotta su Cuba, che festeggiano con un tour i vent’anni dall’uscita dell’album che nel 1995 li rese famosi al grande pubblico, e Camera Soul, che si muovono all’interno di sonorità bossa-jazz e soul-funk.

Per finire due curiosità: i Beatbox e Vince. I Beatbox, molto più che un semplice tributo ai Beatles, la performance dei quattro italiani si propone di far rivivere l’energia e il fascino del mitico quartetto di Liverpool. Vince, voce e chitarra: si tratta di un musicista busker che si esibiva in Corso Vannucci a Perugia durante il Festival di luglio, così bravo e particolare da non passare inosservato e trovare immediatamente un ingaggio per Orvieto, quando la musica è veramente grande ed è la passione della propria vita, basta solo aspettare la buona stella!


Programma completo: www.umbriajazz.com

 

 

 

 

 

 

Umbria Jazz Winter, la grande musica sbarca ad Orvieto