Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

Prima il potere e poi il piacere In evidenza

Scritto da 
0
Prima il potere e poi il piacere
…Il verbo “potere”, non il sostantivo. Che volere non è potere ma potere è quasi volare

Messo in un periodo ipotetico però ci rende volubili e si sente spesso tra amici, conoscenti, sconosciuti.

“Se potessi tornare indietro”… tempo sprecato, rimuginare sull’impossibile.

“Se potessi rivederla/o”… il tempo di pensarlo equivale più o meno al tempo necessario per chiamarla/o.

“Se potessi permettermi una casa”… ci piacerebbe soprattutto che rimanesse in piedi, solida come una donna imponente, presuntuosa e anche un po’ stronza (si può dire stronza?!).

“Se potessi permettermi una laurea”… ah, tornassi indietro (si, lo so, sto rimuginando sull’impossibile) mi godrei di più qualche giovedì universitario! E stavolta appenderei il pezzo di carta al muro del bagno, come fece un mio caro amico, ma io lo farei per guardarlo con orgoglio ogni mattina e ricordarmi che i “se potessi” a volte diventano “posso” (ma che essi stentano ad esistere senza un sistema giusto e funzionante).

“Se potessi superare quel provino”… scoprirai che forse a volte è meglio mettersi alla prova, a riflettori spenti, rimanendo fedeli a se stessi.

“Se potessimo sposarci”… che sia come piace a voi, con chi piace a voi, quando piace a voi (però usiamola ‘sta testa, oltre le emoticon con i cuoricini).

“Se potessi avere un bambino”… senza dimenticare che una donna ha dignità e valore in quanto persona e che l’unico obbligo che ha è verso se stessa ed è pretendere rispetto in quanto tale (ecco, questa frase immaginatela urlata a chiare lettere). Senza dimenticare che è lecito anche non volere. Perché a volte la più grande libertà è preceduta da negazione. Senza dimenticare che oltre a procreare esiste anche il verbo creare (e comunque io vorrei avesse i suoi occhioni con le ciglia lunghe!).

“Se potessi avere un lavoro”… si, lo so che ti piacerebbe a tempo indeterminato e ti comprendo, anche se il mio preferito rimane sempre quello a tempo… di blues.

Prima il potere e poi il piacere
   
Pubblicato in Chiave di G
Giorgia Bazzanti

Vocal coach, cantante, cantautrice, performer. Ama la musica, il teatro, la poesia. Il rosso e la decisione. Gli imprevisti che portano luce nuova. La voce e la parola, anche quando non è cantata.