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Chiave di G è la rubrica di Giorgia Bazzanti in collaborazione con il G StudioLab, vocal studio di cui è direttrice didattica e vocal coach. Una playlist di sette canzoni al mese scelte da insegnante e allievi per un piccolo viaggio tra voci, generi e stili diversi. Buon ascolto!


1) “La tua voce”, Gianmaria Testa

Una stanza può diventare un quadro senza cornice. Tra voci, mani, carezze, colori e capelli. Immagini che sanno parlare perfino attraverso il respiro. Una voce che sa oltrepassare il tempo e lo spazio, viaggiare tra i mondi, portare fuori, scavare dentro. Lasciarsi guidare, incantare e tra- sportare per andare lontano anche senza muoversi, e per ritrovarsi ancora più stretti e vicini.


2) “L’esigenza”, Radiodervish

Unirsi e concedersi come desiderio e bisogno. Piccole storie dove non conta l’abitudine ma la quotidianità. Tra giochi, parole, tenerezze, nuovi equilibri e armonie da scoprire e costruire. Contaminazioni semplici e profonde. La bellezza dentro gesti, naturali e lenti, che si intrecciano con sensibilità e sincerità. L’umanità che con eleganza e decisione chiede di essere accolta.


3) “L’addio”, Coma_Cose

Salutarsi per essere di nuovo i benvenuti. La crisi che apre nuovi orizzonti perché ci si ritrova di fronte con coraggio, senza fare finta, tra lacrime, dialoghi, silenzi, sguardi e ancora baci. Perché si resiste grazie alla forza ma anche alle fragilità. Domandare per poter resistere ancora, uniti. Lottare con fiducia tra nuove consapevolezze. Ascoltarsi, comprendersi e riconoscersi ancora.


4) “Questo corpo”, La Rappresentante di Lista

L’intimità di un corpo da conoscere, accettare, amare. Un corpo che ci contiene e ci sostiene, e che non smette di trasformarsi. Pulsioni, passioni e vibrazioni da manifestare, e magari condividere. I segni tangibili di battaglie e conquiste. Una sensualità consapevole. La libertà che ci rende protagonisti di ogni esperienza e che ci porta a contatto con la realtà interiore e circostante.


5) “Ocean eyes”, Billie Eilish

Cadere dentro gli occhi di chi si ama. Un oceano ipnotico che spaventa ma che poi riesce a confortare, perché in fondo è come cadere dentro l’abbraccio di chi ci protegge. E anche se nessuno sarà pronto a (r)accoglierci, ne sarà valsa la pena. Nuotare dentro l’infinito delle possibilità ci ricorda che si può ancora immaginare, scegliere, rischiare, vivere.


6) “I feel you”, Depeche Mode

Sentirsi quasi come un atto di fede e devozione. Una connessione di carne e spirito. Svelarsi ed essere interi. Percepire in modo totalizzante sensazioni terrene e, allo stesso tempo, quasi soprannaturali. L’astratto che si rende concreto. Con un potere su mente e corpo. Dove non si soccombe ma ci si eleva. Peccare divinamente, tra cori angelici e suoni fiammanti.


7) “Touch”, Cigarettes after sex

Toccarsi per esistere, anche quando fa male. Anche quando si tocca l’assenza e la mancanza, dentro atmosfere notturne. Lacrime che fanno sentir vivi. Così vivi da poter morire. Andare oltre proprio perché ci si può fermare, si può ascoltare anche il silenzio, anche a distanza, anche nel dolore. Tra ricordi e ferite che seguono il loro tempo e che, portandoci indietro, ci fanno andare avanti.

https://open.spotify.com/playlist/2gLJReCHeWv76jNXrGEB8g?si=9f9cf162794248c5&nd=1

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Pubblicato in Chiave di G
Giorgia Bazzanti

Vocal coach, cantante, cantautrice, performer. Ama la musica, il teatro, la poesia. Il rosso e la decisione. Gli imprevisti che portano luce nuova. La voce e la parola, anche quando non è cantata.

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