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Cooperazione culturale Italia-Tunisia In evidenza

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Cooperazione culturale Italia-Tunisia
Patrimoni condivisi tra Umbria e Tunisia

Sabato 13 Giugno una delegazione dell'Associazione Dimore Storiche della regione Umbria ha viaggiato fino a Sfax, città capitale della regione meridionale della Tunisia, per partecipare alla prima tavola rotonda organizzata nel paese sull'associazionismo delle dimore storiche. La delegazione italiana è stata accolta da Raimondo de Cardona, ambasciatore d'Italia a Tunisi, da Maria Vittoria Longhi, direttrice dell’Istituto di Cultura Italiano a Tunisi ed è stata ricevuta da rappresentanti di diversi enti nazionali tunisini.

L'incontro è stato organizzato dall'associazione perugina REA in collaborazione con l’Association des Amis des Arts Plastiques di Sfax ed ha coinvolto proprietari ed esperti dell'ADSI Umbria, tra cui, per citare un nome, Ranieri Ruggero di Sorbello, presidente dell'omonima casa museo situata nel centro storico di Perugia. Accanto agli esperti italiani, scrittori e giornalisti, fotografi e architetti, anche esperti tunisini di beni culturali che hanno parlato di mecenatismo, riqualificazione dei centri storici delle città tunisine e imprese sociali legate alla promozione di patrimoni culturali di proprietà privata.

La tavola rotonda “Patrimoni condivisi” è un primo tentativo di cooperazione locale per la promozione di un turismo culturale sostenibile in Italia e in Tunisia, paese ricco di arte, storia e cultura, spesso poco conosciute.

In seguito al successo del progetto, “Patrimoni Condivisi” proseguirà le proprie attività di cooperazione sostenendo, per esempio, la creazione della prima associazione di proprietari di dimore storiche in Tunisia. Il progetto offrirà inoltre una formazione mirata in Umbria e supporterà la creazione dei primi circuiti di dimore storiche aperti al pubblico in Tunisia.

Diversificazione dell’offerta turistica e culturale, contatto diretto con le persone del luogo, autenticità e ospitalità di qualità sono alla base di questo progetto ispirato al modello d’eccellenza umbro. L’iniziativa si propone, infatti, di promuovere un dialogo reale e concreto tra paesi geograficamente tanto vicini, ma spesso separati dalla scarsa conoscenza reciproca.