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London Calling In evidenza

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La metropoli britannica non sembra essere stata minimamente intaccata da due anni di vita “compressa”.
Bella come non mai, in continua espansione e ricchissima di proposte culturali e gastronomiche e con tanti nuovi musical per appassionati

Testo: Matteo Grandi / Brano: “Lost On You” - LP


Il bello di Londra è che non è mai banale. In qualsiasi modo si decida di visitarla, in qualunque momento dell’anno, per quante volte si possa essere già stati, la capitale inglese sa regalare sempre un volto nuovo, sempre qualcosa per cui vale la pena viverla. E non fa difetto questo 2022, che segna sia la grande ripartenza post-Covid (o perlomeno post-trauma da Covid ora che con il virus sembra stiamo imparando a convivere) che il Giubileo per i 70 anni di regno della Regina Elisabetta, che siede sul trono dal 1952.



Nello specifico le Platinum Jubilee Celebration, sono andate in scena fra il 12 e il 15 maggio nel corso di un evento che ha visto oltre 500 cavalli esibirsi in uno show dedicato alla storia della monarchia.Se poi la città è anche baciata da un caldo sole, allora siamo di fronte alla combo perfetta per un weekend da sogno, che si può declinare a seconda delle proprie preferenze e dei propri gusti sullo shopping, sulle visite ai musei, sulle esperienze eno-gastronomiche o sugli straordinari musical dello Strand.



Il tutto senza dimenticare che Londra è una città piacevolissima da vivere a piedi e che, nonostante le sue dimensioni da metropoli, se si fissa il centro di un ipotetico compasso a Piccadilly Circus, il cuore simbolico della città, nessuna meta è preclusa. Ci si può muovere, passeggiando verso ovest, su Piccadilly Street, raggiugere l’Hotel Ritz e da qua attraversare Green Park per arrivare a Buckingham Palace. Oppure, una volta al Ritz proseguire dritti e raggiungere nel giro di 20-25 minuti, Knightsbridge, celebre per i magazzini Harrod’s, ma anche porta d’ingresso su South Kensingtion e Chelsea. E così proseguendo su Cromwell Road ci si imbatte in due straordinari musei come il Victoria & Albert Museum e il maestoso Museo di Storia Naturale (celebre per il suo scheletro di dinosauro a dimensione naturale, ora sostituito da Dope, un enorme mostro degli abissi). Mentre se da Cromwell Road ci si sposta verso sud si arriva a King’s Road, il cuore pulsante di Chelsea, una via ricca di negozi e locali (uno fra tutti l’Ivy Chelsea Garden, delizioso ristorante dominato dai fiori) ma anche di proposte culturali, come la Saatchi Gallery, prossima alla riapertura il 10 giugno 2022 con una mostra sui più bei gioielli di Tiffany.Se da Piccadilly, invece, ci si sposta verso sud-est, si arriva alla celebre Trafalgar Square, dove fa bella mostra di se l’ingresso della National Gallery, si raggiunge Westminster con l’iconico Big Ben e si può fare una splendida passeggiata lungo il Tamigi che nel giro di un’ora scarsa vi porterà a toccare il London Eye, lo Shakespeare’s Globe, la Tate Modern Gallery, il Millenium Bridge, la Cattedrale di St. Paul e infine lo straordinario Tower Bridge.



Il tutto in una città in costante divenire, che si sviluppa in orizzontale ma anche in verticale, come dimostrano i maestosi 350 metri del The Shard, il grattacielo piramidale che nei piani più alti ospita anche una serie di ristoranti, come il fantastico Gong, locale fusion al 52esimo piano caratterizzato da una vista mozzafiato.E se volete assaggiare qualcosa di meno impegnativo il posto che fa per voi è l’Heddon Street Kitchen firmato Gordon Ramsey, proprio alle spalle di Regent Street. Oppure, se vi trovate nei paraggi di Covent Garden, non potete non assaggiare i celebri pastel de Nata, tipici dolcetti alla crema portighesi, a cui è dedicato addirittura un punto vendita monotematico in New Raw, il Santa Nata. E che dire dei grandi musical londinesi? Un settore che poteva aver subito un durissimo colpo dalla pandemia non solo non si è fermato ma ha continuato a lavorare e a rinnovare la sua proposta, al punto che oggi accanto ai grandi classici come Mamma Mia o The Lion King sono messi in scena degli spettacoli nuovi di zecca: fra tutti Mary Poppins e Ritorno al Futuro.


Last but not least, l’alloggio. Il nostro colpo di fulmine è per il St. Martin’s Lane Hotel, struttura di design, bella e comoda a due passi da Covent Garden, Leicester Square e Trafalgar Square.

Pubblicato in PM TopNews
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Matteo Grandi

A due anni leggeva Proust, parlava perfettamente l'inglese, capiva il francese, citava il latino e sapeva calcolare a mente la radice quadrata di numeri a quattro cifre. Andava al cinema, seppur accompagnato dai genitori, suonava il pianoforte, viaggiava in aereo, scriveva poesie e aveva una fitta corrispondenza epistolare con l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. A sei anni ha battuto la testa cadendo dagli sci. Del bambino prodigio che fu restano l'amore per il cinema, per la scrittura e per le feste natalizie. I segni del tracollo sono invece palesati da un'inutile laurea in legge, da un handicap sociale che lo porta a chiudersi in casa e annullare appuntamenti di qualsiasi genere ogni volta che gioca il Milan e da una serie di contraddizioni croniche la più evidente delle quali è quella di definirsi "di sinistra" sui temi sociali e "di destra" su quelli economici e finanziari. A trent'anni ha battuto di nuovo la testa e ha fondato Piacere. Gli piacerebbe essere considerato un edonista; ma il fatto che sia stata la sofferenza (nel senso di botta in testa) a generare il Piacere (nel senso di magazine) fa di lui un banalissimo masochista.