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Francesco Gatti, il nuovo presidente del Post In evidenza

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Dall'eredità raccolta alle sfide del futuro

Testo: Claudia Alfonso / Brano: “The scientist” - Coldplay

(TUTTE LE IMMAGINI SONO STATE SCATTATE PRIMA DELL’EMERGENZA DEL CORONAVIRUS E DEI CONSEGUENTI DPCM)


All’interno di un ex monastero domenicano, nel 2003 fu inaugurato uno dei luoghi più vivaci e stimolanti di Perugia: il POST, un museo per la scienza e la tecnologia che da allora ha attirato numerosi visitatori. 

Il 25 ottobre scorso si è insediato il nuovo Cda della Fondazione Post che gestisce le attività museali: alla presidenza l’Avvocato Francesco Gatti, alla vicepresidenza la Dott.ssa Irene Biagini e nelle vesti di consigliere il Prof. Giacomo Giorgi. Tra passato, presente e futuro, noi di PM abbiamo fatto quattro chiacchiere con il nuovo Presidente Francesco Gatti.





Francesco qual è stata l’eredità che hai raccolto?

Un’eredità faticosa e stimolante allo stesso tempo. Faticosa perché in tanti sappiamo della crisi finanziaria importante che nel 2019 il POST ha dovuto fronteggiare, visto che lo stanziamento del MIUR relativo all’anno 2018 è arrivato poco tempo dopo il mio insediamento. Stimolante invece, perché è veramente bello essere parte integrante di una realtà dinamica e in continua evoluzione come questo museo.

Quali sono gli obiettivi che stavi cercando di perseguire prima che sopraggiungesse il covid a cambiare i nostri equilibri?

Il POST è il punto di riferimento per la scienza e la tecnologia. Ma sempre in continuità con il passato e la sua storia, uno degli obiettivi che mi sono posto è stato quello di arricchirlo senza snaturarlo. Ampliare l’offerta, proponendo nuovi servizi culturali senza però perdere di vista la natura scientifica del POST. Proprio in relazione a questo allargamento, prima che tutto si fermasse per il coronavirus, abbiamo dato vita a tantissime attività collaterali, ne cito alcune: il planetario in Piazza Matteotti, le attività del Natale nel centro servizi Galeazzo Alessi, un laboratorio con i più piccoli durante San Costanzo sulla storia del torcolo. Inoltre come Post noi eroghiamo il servizio DiGiPASS.

Vuoi dirci di più sul DiGiPASS.

Si tratta di un servizio pubblico di prossimità digitale. Un esperto è a disposizione di tutti quei cittadini (o anche imprese) che hanno bisogno di un supporto per l’uso dei servizi digitali pubblici e privati, o di indicazioni per l’uso dei social media, o per coloro che hanno semplicemente bisogno di un device per la navigazione internet. Il servizio DiGiPASS cerca di contribuire all’inclusione favorendo un processo di alfabetizzazione digitale. Ovviamente i nostri facilitatori digitali, prima del covid, lavoravano in presenza, adesso nel rispetto delle norme derivanti dai DPCM, continuano a prestare i loro servizi da remoto, ma anche se distanti restano sempre a disposizione dei cittadini.





Com’è cambiato il Post in relazione all’emergenza sanitaria?

Inizialmente abbiamo cercato di portare avanti il servizio Scuola Online aiutando quegli studenti sprovvisti di idonei device per accedere alle piattaforme scolastiche, ma in seguito alla chiusura dei musei non abbiamo più potuto svolgere questo importante compito. Comunque abbiamo continuato a lavorare cercando di dare un nostro contributo alla causa. Infatti, abbiamo messo a disposizione le nostre competenze e i nostri mezzi creando con stampante 3D dei connettori che permettessero il riadattamento delle maschere da sub in presidi sanitari, sia per ausili polmonari che per dispositivi di protezione medica. Tutto quello che è stato creato grazie alle nostre professionalità è stato donato e siamo molto felici di questo.





Qual è il futuro del POST?

In programma c’è la nostra partecipazione al percorso espositivo Perugia celebra Raffaello fornendo dei servizi culturali e scientifici collegati al maestro per i più piccoli. Inoltre, spero di poter prorogare la nostra mostra “Un inverno bestiale. Strategie animali per sopravvivere al freddo”, interrotta per il covid almeno fino al 21 giugno, è un viaggio nel mondo animale e sulle strategie che adottano per superare la stagione più dura, in esposizione gli animali gentilmente concessi dalla Galleria di Storia naturale di Casalina del CAMS. Per l’estate, se sarà consentito dalla legge e seguendo le modalità previste, vorremmo realizzare dei campus estivi per i più piccoli, non all’interno del museo ma usufruendo di spazi all’aperto, ma lo ribadisco, sempre nel pieno rispetto delle norme.


Francesco salutiamoci con un po’ di speranza.

Bisogna fidarsi della scienza adesso più che mai. E spero di riavervi presto al Post!

Pubblicato in PM TopNews
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Claudia Alfonso

30 anni ma non li sente, lotta contro il tempo perché in realtà non vuole invecchiare. Quasi laureata. A volte recita. Ama il divano. Barese. Amante delle cime di rapa. Infinitamente curiosa. Con uno sguardo non ben definito sul futuro. Ma speranzosa e piena di fede.