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Umbria Jazz: presentata l’edizione numero 44 In evidenza

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Dal 7 al 16 luglio a Perugia, con un’anteprima a Norcia

È stata presentata lunedì mattina, a Palazzo Donini, l’edizione quarantaquattro di un’Umbria Jazz che promette musica di gran livello, come ogni anno. Alla presenza del direttore artistico Carlo Pagnotta, del vicepresidente di Umbria Jazz Stefano Mazzoni che ha fatto le veci del presidente Renzo Arbore che ha lasciato un videomessaggio, del sindaco Andrea Romizi e della presidente della Regione Catiuscia Marini, si è parlato di territorio e soprattutto di musica. Univoco è stato il messaggio da parte di Romizi e Marini nel ringraziare tutta la produzione di Umbria Jazz per aver partecipato in maniera attiva, con concerti e raccolta fondi, dopo il terremoto di agosto e dei mesi successivi che ha colpito anche l'Umbria. E poi una richiesta da parte della stessa Marini rivolta ai vertici di Umbria Jazz: “quest’anno vi daremo un compito maggiore per la piena promozione di una regione e di una Perugia in perfetta forma; Umbria Jazz può dare un valore aggiunto alla Regione intera. Bisogna veicolare il messaggio di un’Umbria, anche se colpita in parte, che è integra e fruibile.” Conclude il suo intervento con un “in bocca al lupo a tutti noi per questa nuova edizione e per le prossime che vedranno il nome di Umbria Jazz per la prima volta in Cina e in Brasile.”

A proposito dell’internazionalizzazione di UJ, questo è l’unico in tutti i cinque continenti ad aver fatto un festival sul Jazz. Un vanto non solo per la nostra Regione, ma per tutta la nazione.

Il sindaco Romizi, con un intervento breve ma intenso, ha reso omaggio a tutte le persone che lavorano per realizzare un festival che riesce a trasformare Perugia in una città turistica e internazionale. Altro ringraziamento è andato al Conad Jazz Contest, che ogni anno porta tantissimi giovani musicisti in città. Quest’anno sono quasi mille giovani e 250 gruppi che hanno partecipato a questa edizione. Nei giorni di UJ sarà possibile visitare alcune mostre sulla musica, come quella che a Palazzo della Penna parlerà, attraverso le immagini, delle varie edizioni del festival di musica Jazz più famoso nel mondo.

La parola, per l’intervento finale, è poi passata a Carlo Pagnotta, direttore artistico dell’evento, che ha descritto gli eventi più importanti del festival. Tanti gli artisti italiani che suoneranno e che con molta gioia vengono illustrati dal direttore. Tante anche le band provenienti da tutto il mondo specialmente dagli Stati Uniti, patria della musica jazz.

Grande novità di quest’anno sarà l’anteprima che l’uno e il due luglio andrà in scena a Norcia, proprio per non dimenticare le zone e le persone colpite dal terremoto, e vedrà la presenza degli ormai portabandiera Funk Off e di un ospite speciale come Renzo Arbore assieme alla sua orchestra. Un messaggio chiaro e forte, perché quelle zone non bisogna dimenticarle.

A Perugia tantissimi, come sempre, gli eventi che coloreranno di musica jazz le vie e le piazze. Il programma è consultabile qui.

All’Arena Santa Giuliana apriranno la stagione di Umbria Jazz i Kraftwerk, pionieri della musica elettronica. E poi Giuliano Sangiorgi, Gaetano Curreri, Gino Paoli, Paolo Fresu, Danilo Rea e Mauro Ottolini Band con “Tenco, i cantautori italiani e il Jazz”. Si chiuderanno le serate all’Arena con la “Brazilian Night”, pronta a far ballare tutto il pubblico.

A chiudere la conferenza stampa è stata la vicepresidente della Camera, l’onorevole umbra Marina Sereni, che ha spiegato come abbia avanzato una proposta di legge col suo nome per attribuire a Umbria Jazz lo status di ‘manifestazione di interesse nazionale’. Si tratta di una proposta di legge che punta a modificare una ‘leggina’ che riconosce alcuni grandi festival culturali italiani.

Insomma, anche quest’anno si prevede un’edizione particolarmente interessate di Umbria Jazz, composta da grandi nomi del panorama musicale internazionale e soprattutto tanta grande musica con particolare attenzione ai molti giovani che si esibiranno sul palco.