Questa mattina, 19 settembre, a Palazzo Gallenga, Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico e Arcivescovo di Costantinopoli, è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo. Considerato un pioniere del dialogo ecumenico e costruttore di pace, Bartolomeo I rappresenta una figura chiave nella storia contemporanea per l'incontro tra due culture, quella occidentale e quella orientale. Il patriarca, a conclusione del pellegrinaggio a Gerusalemme il 25 maggio 2014, tra le altre cose, ha siglato la dichiarazione congiunta con Papa Francesco, in cui è stato sottoscritto l'impegno delle rispettive Chiese verso l'unità e la fratellanza. Leader di due comunità che ancora non sono in piena comunione, ma che sono certamente accomunate dalle preoccupazione per le tante sfide che attraversano il mondo: la povertà, il terrorismo, le varie persecuzioni che ancora affliggono alcune popolazioni e molto altro ancora. Ma se è chiaro che il dialogo tra le Chiese si deve necessariamente confrontare con la realtà del mondo, è altrettanto chiaro che il cammino ecumenico stenta a fare veri passi in avanti. Non è solo la diversità di prospettiva a ostacolare questo riavvicinamento, c’è anche la questione di un mondo ortodosso estremamente diviso al suo interno. Molto c'è ancora da fare per accorciare questa distanza, ma i primi passi sono stati già compiuti...