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Umbrò: cultura ed enogastronomia con l’accento In evidenza

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Umbrò: cultura ed enogastronomia con l’accento
Il 20 giugno aprirà i battenti Umbrò, un locale unico dove l’Umbria sarà protagonista con i suoi sapori, le sue tradizioni, ma anche la sua cultura

Lo ha detto a chiare lettere in conferenza stampa il giornalista Bruno Petronilli: “Umbrò non vuole essere solo Food & Wine, ma anche cultura in tutte le sue espressioni”. Il locale, che aprirà i battenti ufficialmente, sabato 20 giugno, avrà dunque molti volti e molte anime.

Certo è che quella enogastronomica è un elemento centrale.

Appena si entra, dall’ingresso sulle scalette di Sant’Ercolano, ecco il bar, aperto dalle 8 del mattino per colazioni, spuntini veloci ed aperitivi. Salendo le scale, si entra nella zona ristorazione: a vista, con i cuochi intenti a spadellare e cucinare. Il banco fresco e un grande grill mettono in mostra un’offerta made in Umbria al 100%. C’è poi una zona ristorante più riservata, per una cena à la carte raffinata e tranquilla e, nel periodo estivo, si può godere di tutto questo nella magnifica terrazza esterna che si affaccia sui giardini del Pincetto.

Ogni fornitore è umbro e produce seguendo una filosofia virtuosa, con qualità, rispetto sociale, trasversalità ed equità dei prezzi. Stessa identità regionale nel market, dove si possono trovare salumi, formaggi, vino, olio, legumi, frutta e verdure fresche tutte rigorosamente a Km zero. La selezione delle materie prime utilizzate e offerte all’interno di Umbrò è frutto di un accordo tra la Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria e Arci. “Qualche eccezione ci sarà –ha precisato Petronilli- ma solo per garantire al cliente la possibilità di una spesa completa”.

Non mancheranno appuntamenti culturali, legati al mondo enogastronomico o meno. Umbrò, infatti, punta ad ospitare eventi musicali, presentazioni di libri e di manifestazioni legate al territorio regionale. Dalla capiente sala conferenze, dotata di tecnologie multimediali all’avanguardia, parte, ad esempio, la “libreria diffusa” di Umbrò, che si dipana per l’intero locale, proponendo libri d’arte e volumi che indagano le tendenze culinarie umbre e internazionali, a disposizione dei clienti.

Tra i partner di Umbrò anche il Movimento Turismo del Vino Umbria che intende promuovere il turismo enogastronomico nella regione e la qualità del vino umbro, attraverso specifici appuntamenti che vedranno protagonisti i diversi produttori locali.

Ciò che caratterizza Umbrò è comunque anche la sede, nel cuore della città. “Prendemmo in esame diversi spazi –ha spiegato Franco Calzini, Presidente di Arci Perugia- per poi andare a scegliere l’antico Ospedale di Santa Maria della Misericordia, in via sant'Ercolano, per la sua bellezza architettonica e ambientale ma anche per la sua centralità e dimensione. Il Comune di Perugia, proprietario della struttura, l’aveva allora inserito nel piano di valorizzazione commerciale ma nessun imprenditore dimostrava interesse ad investire nell'area, tranne noi. Fondato ufficialmente l’11 marzo 1305 da una Confraternita al tempo stesso laica e religiosa, è uno degli Ospedali più antichi del mondo ed ospitava indigenti, invalidi, poveri e soprattutto i bambini orfani.

Dalla nascita dell’idea di Umbrò, nel 2008, alla sua realizzazione sono passati otto anni. “Abbiamo potuto iniziare i lavori solo nel 2012 –spiega Franco Calzini- e si è trattato di un cantiere estremamente impegnativo da gestire date le condizioni di completo abbandono in cui versava lo stabile ormai da decenni. L'intervento -che ha riguardato una superficie di 900 mq all’interno e oltre 2.000 esterni- è stato progettato e realizzato nel rispetto e la salvaguardia del profilo storico e culturale dell'immobile, nonché puntando alla riqualificazione architettonica e ambientale dell'intera area circostante. L’investimento è stato –è sempre il Presidente di Arci a spiegare alla stampa- di oltre i due milioni di euro, per buona parte finanziati attraverso risorse interne e ricorrendo al sistema creditizio che ha creduto nelle potenzialità del progetto. Solo un quinto dell'intervento è stato sostenuto con risorse pubbliche provenienti dai bandi su centri storici e attività commerciali. A fronte di questo nostro sforzo economico e sulla base della convezione stipulata, gestiremo l'immobile per 15 anni dopodiché tornerà nella disponibilità del Comune di Perugia”.

Uno spazio antico, ricco di storia, torna così a vivere, diventando luogo di socializzazione e di cultura. L’arredamento, essenziale, moderno, che fa grande uso di materiali e colori “freddi”, stride un po’ con l’antichità dei muri e delle volte, in un contrasto voluto tra storia e modernità, tradizione e innovazione.

Non resta che dare appuntamento dal 20 Giugno, tutti i giorni dalle 8 del mattino alle una di notte a Umbrò, l’accento aperto a tutti.

Pubblicato in PM TopNews