Particolarmente attiva nel settore degli affari, la pubblicazione americana ogni anno stila un’importante classifica di quaranta eccellenze under 40. Il 2018 è stato un anno fortunato per la nostra nazione: ben quattro nomi italiani sono apparsi in classifica (Paolo Taticchi, Stefano Tasselli, Ileana Stigliani e Paolo Aversa). Un ottimo risultato tenendo in considerazione la classifica dello scorso anno che vedeva un’assenza totale di nostri connazionali.

I migliori business professors vengono da ogni nazione e hanno studiato in università più o meno prestigiose. Tra queste compare anche l’ateneo perugino. Paolo Taticchi, perugino doc infatti, si è laureato in ingegneria meccanica all’Università di Perugia, dove ha frequentato anche un MBA e un dottorato che gli ha permesso di spendere il secondo anno accademico alla New York University e alla Columbia University. A partire da lì, la sua carriera è stata un successo dopo l’altro. Attualmente insegna alla Imperial College Business School di Londra e ha co-fondato due società in Italia, una di ingegneria ed una di consulenza. Tanta teoria, dunque, ma anche tanta pratica ed esperienza sul campo.

Con oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche e tre libri alle spalle, a soli trentasei anni Paolo è considerato un leader in sostenibilità d’impresa, reti di imprese e misura non finanziaria delle performances aziendali. Ha insegnato in oltre 12 paesi e, nel 2010, è stato nominato direttore dell’Mba di Bradford, diventando così il più giovane direttore di Mba al mondo. Alla rivista americana, Paolo racconta che uno dei suoi punti di riferimento e di ispirazione per la carriera è stato suo padre, Aldo Taticchi, docente presso l’Università di Perugia. 

Si tratta di un altro importantissimo traguardo importante per l’ateneo perugino che negli ultimi anni sta collezionando un successo dopo l’altro. Un esempio, così come quello di Paolo, che il lavoro portato avanti contro ogni avversità, con impegno e serietà, conduce sempre nella giusta direzione.