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Dancity Festival 2017, tutto pronto per questa nuova edizione

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Presentata l'undicesima edizione a Foligno, moltissimi gli artisti presenti che dal 30 giugno al 2 luglio si esibiranno sul palco
Presentata giovedì 22 giugno, presso la Sala Pio La Torre del palazzo del Comune di Foligno, l’undicesima edizione del Dancity Festival, che si svolgerà a Foligno, in Umbria, venerdì 30 giugno, sabato 1 e domenica 2 luglio 2017 in alcuni tra i più suggestivi luoghi della città dal prezioso valore storico-­‐ artistico. Ad intervenire Rita Barbetti, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Foligno, l’Assessore al Turismo e allo Sviluppo Economico del Comune di Foligno Giovanni Patriarchi, l’Architetto Giancarlo Partenzi, Presidente del Centro per la Cultura e lo Sviluppo Economico, il Presidente dell’Associazione Culturale Dancity Giampiero Stramaccia e Carla Capodimonti, Curatrice Art Session Dancity Festival.
Dopo l’introduzione dell’Assessore Barbetti, il presidente di Dancity Stramaccia ha sottolineato l’importanza del ritorno del Festival dopo la pausa dello scorso anno, ritorno che è stato possibile grazie all’alacre lavoro dei volontari che compongono l’Associazione Culturale Dancity, alla vittoria di un bando regionale rivolto alla valorizzazione del turismo nel nostro territorio e al prezioso supporto dei partner istituzionali e degli sponsor privati, unitamente ai media-­‐partner nazionali ed internazionali. Successivamente si è soffermato sul programma del Festival, composto di tre giornate, durante le quali le parti pomeridiane saranno ad ingresso gratuito, mentre nella parte serale si potrà assistere a concerti in prima data italiana, come quello di Manuel Göttsching, fondatore della band psichedelica Ash Ra Temple, e dei Gaussian Curve, collaborazione nata da Gigi Masin insieme a Jonny Nash e Marco Sterk (conosciuto anche come Young Marco), o a produzioni proprie come quella del compositore americano Craig Leon che suonerà Nommos, il suo album avant-­‐ garde del 1981, insieme al Dancity Strings Quartet, composto da Alessia Monacelli e Stefano Rondoni ai violini, Elga Ciancaleoni alla viola ed Ermanno Vallini al violoncello. Altri incontri interessanti ad ingresso gratuito saranno le lecture curate da Soundwall in collaborazione con Molinari Sambuca e condotte da Damir Ivic, che vedranno protagonisti il venerdì Manuel Göttsching e il sabato Atom™. Tra gli aspetti importanti dell’undicesima edizione del Festival la “riconquista” del Chiostro Sgariglia adiacente l’Auditorium, utilizzato l’ultima volta nel 2010, la collaborazione con realtà del luogo come l’Aereoporto S. Franceco di Assisi di Perugia, la connessione con le vicine Marche attraverso l’affissione di manifesti 6x3 a Civitanova. Ma non solo, a livello nazionale Dancity è tra i soci fondatori di IMQF (Italian Music Quality Festival) una rete di festival di varie regioni grazie alla quale stato realizzato il progetto Apical, a cui Dancity aderisce, mediante il quale si sostiene Box 336am, importante iniziativa promossa dall’Unesco per la realizzazioni di box modulari nella aree del centro Italia colpite dal terremoto al cui interno le associazioni locali potranno trovare tutto il necessario per la realizzazione di eventi culturali. Infine Stramaccia ha rimarcato la presenza dei tantissimi giovani che si sono candidati come volontari per aiutare nell’organizzazione del Festival. Tutto questo dimostra che la musica una componente fondamentale, ma non è l’unico elemento che costituisce il Dancity Festival.
La sezione arti visive di Dancity da quest’anno assume una propria autonomia sotto la direzione di Marta Silvi e Carla Capodimonti, la quale è intervenuta alla conferenza stampa esponendo il programma dell’Art Session. Tra le varie performance di spicco quella dell’artista internazionale Basinski il cui materiale video sarà proiettato all’interno della suggestiva cornice dell’Oratorio del Crocifisso, posizionato tra l’Auditorium e Palazzo Candiotti, presso cui avrà luogo la mostra dell’Open Call. La Capodimonti ha ringraziato inoltre la disponibilità della cittadinanza nell’accogliere una particolare performance, dal titolo <open window>, grazie alla quale passeggiando per il centro di Foligno si potranno ascoltare contributi sonori provenire dalle finestre delle case.
E’ stata poi la volta dell’Architetto Partenzi, il quale si è soffermato sull’importanza della contemporaneità con l’obiettivo di unire generazioni diverse. E così, dopo aver collaborato con il Festival di Scienza e Filosofia e Segni Barocchi, il CIAC si avvicina a Dancity mediante un progetto decisamente interessante: suite/performance su synth modulari per ad opera di Paolo F. Bragaglia e Davide Mancini che si svolgerà sabato 1 luglio dalle ore 15:00 alle 19:00 presso l’Ex Chiesa della SS. Trinità in Annunziata.
L’assessore Patriarchi ha rimarcato la pervicacia con cui i componenti dell’Associazione Dancity portano avanti il Festival, che rappresenta una grande ricchezza per la città ed ha contribuito fin dalla sua prima edizione a far rivivere il centro di Foligno. Nonostante le difficoltà oggettive riscontrate nella realizzazione del Festival il Comune crede in questo progetto, che ritiene essere uno dei tasselli principali per la promozione del turismo nel territorio.