Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

Umbria, se la Regione dà i numeri In evidenza

Scritto da 
0
Umbria, se la Regione dà i numeri
60mila miseri accessi annuali al sito di “Sensational Umbria” sbandierati come un record
L'antefatto è questo: da un paio di giorni la Regione Umbria, attraverso comunicati stampa autocelebrativi (prontamente rilanciati e amplificati dalla stampa locale) e dichiarazioni entusiastiche dell'assessore alla Cultura Fabrizio Bracco (e del suo entourage) sta festeggiando il risultato annuale di accessi al sito web della mostra fotografica di Steve McCurry, Sensational Umbria. Ebbene il dato sbandierato con orgoglio ai quattro venti è il seguente: al sito www.sensationalumbria.eu si sono connessi 60mila visitatori in un anno! Numeri da far girare la testa devono aver pensato i redattori delle testate locali che hanno immediatamente ripreso la notizia, facendole da cassa di risonanza e dandole ampio risalto. Qualcuno forse sarà stato persino tratto in inganno dai costi monstre della mostra stessa (220mila euro solo il cachet del fotografo, al netto di allestimento, catalogo, sito web, promozione e viaggi all'estero di assessori e dirigenti per presentarla all'altro capo del mondo in pompa magna): “una mostra costata così tanto ai contribuenti non può certo aver fatto numeri bassi”, avranno pensato gli ingenui redattori. E invece ne ha fatti. Passi il dato dei biglietti venduti (40.000 che coprono a malapena il cachet del fotografo) su cui c'è poco da sindacare, quel che davvero lascia a bocca aperta non è tanto il numero degli accessi al sito quanto il fatto che si provi a spacciarlo per un dato lusinghiero. 60mila accessi all'anno? Assessore Bracco, lei ha, per caso, una vaga idea del valore dei numeri sul web? 60 mila accessi li fa in una settimana Umbria24, quando va male. A proposito, la testata online umbra ha fatto proprio mercoledì il suo record storico con 80 mila accessi giornalieri, complimenti! Una fashion blogger come Chiara Ferragni (insomma il nulla dal punto di vista contentuistico e culturale) fa 250mila visitatori all'anno. La Pinella, il blog di Alessia Marcuzzi fa 2 milioni e 400mila accessi in 12 mesi. Il sito di Radio Deejay è visitato da 6 milioni di utenti all'anno. Mentre, avvicinandoci all'arte, Exibart 60.000 accessi li fa in un mese. Vogliamo infierire? MetroNews 60mila accessi li fa in un mese, un quotidiano locale come L'Arena di Verona fa 3 milioni di accessi all'anno, il sito dell'Espresso fa più di 5 milioni di accessi all'anno e un gigante come Repubblica.it (certo, qua il confronto è impari ma serve a dare un senso delle proporzioni) ne fa quasi 20 milioni. Ecco, di fronte a questi numeri sorge spontanea una domanda: esibire i 60mila visitatori all'anno come una medaglia al valore è una forma di malafede (si pensa che i lettori siano polli) o di mera incompetenza in materia?