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Vivere per Sempre. La prossima conquista dell’uomo? In evidenza

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Vivere per Sempre. La prossima conquista dell’uomo?
Il sogno fantascientifico di un magnate miliardario, la comunità scientifica si divide

“Who wants live forever” cantava Freddie Mercury nell’intramontabile pezzo dei Queen, un sogno irrealizzabile nel 1985 ma non negli anni 2000.

Dmitry Itskov, il miliardario russo e magnate dei media 32enne, che vuole vivere per sempre pensando di poter raggiungere questo obiettivo costruendo per se stesso e per chiunque lo richiederà un corpo androide, entro il 2045.

Come pensa davvero Itskov di diventare immortale?

Il principale mega-progetto scientifico della 2045 Initiative sarà quello di creare le tecnologie necessarie per trasferire la personalità di un individuo in un supporto non-biologico più avanzato e che permetterà di allungare la vita, fino alla soglia dell’immortalità” spiega il magnate.

Nel 2020 verranno perfezionati cyborg privi di sistema nervoso centrale, avranno l’aspetto umano e si potrà comandarli a distanza.

Nel 2025, verrà trapiantato il cervello in un supporto vitale artificiale, nel quale potrebbe continuare a funzionare ben oltre la normale aspettativa di vita dell’individuo biologico.

Il passo storico si avrà nel 2035 creando una replica digitale del proprio cervello e caricarlo su un computerPrima che possiate unire quelle sopracciglia nella vostra migliore espressione sarcastica, sentite qua: un ricercatore di nome Theodore Berger è riuscito a sostituire l’ippocampo di un topo con un chip e a dimostratre che i topi a cui questo chip viene impiantato sono in grado di avere una memoria senza bisogno del tradizionale supporto biologico preposto a quella funzione.

Il traguardo finale si avrà nel 2045, il quale consisterà nell’eliminazione di qualsiasi tipo di fisicità, consentendo all’individuo di sopravvivere unicamente nella dimensione digitale, senza bisogno di un corpo artificiale, e di manifestarsi all’occorrenza attraverso un’ologramma che raffiguri le ormai scomparse fattezze biologiche.

L’utopia delineata da Itskov promette di porre fine a una serie di problemi che l’uomo si trova ad affrontare sin dalla notte dei tempi: l’invecchiamento, ogni tipo di disabilità, le malattie cardiovascolari, la stanchezza fisica... la morte.

Alla Global Future 2045 World Conference, erano presenti i migliori ricercatori di Harvard, di Berkley e del MIT, che hanno colto l’occasione per intervenire e dare il proprio contributo intellettuale al progetto. Era presente anche Ray Kurzweil, uno dei più acclamati geni della storia dell’informatica e delle intelligenze artificiali, importante scienziato che lavora nei laboratori più segreti Google.

Tra 10 o 20 anni registreremo enormi passi avanti nel campo della scienza medica”-ha dichiarato Kurzweil, noto da tempo per le sue azzeccate preconizzazioni “Esistono già terapie straordinarie che consentono di curare disturi cardiaci, cancro e qualsiasi disturbo neurologico, basate sul concetto di riprogrammazione dei software. Sarà possibile intervenire sul corpo umano come si farebbe con un software.

Itskov definisce questo “supporto non biologico avanzato” artificiale come “avatar,” ed è controllato da un’interfaccia cervello-computer.” Funziona più o meno come i finti del colossal di James Cameron del 2009.

Oltre a creare corpi di ricambio per scopi medici, questi avatar permetterebbero di “lavorare in ambienti pericolosi” o “condurre operazioni di salvataggio,” scrive Itskov sul suo sito.

Che sia l’alba degli “Immortali”? L’uomo potrà coronare il suo sogno che da sempre lo ossesiona sfidando le immutabili leggi naturali dell’esistenza?

Bisognerà aspettare fino al 2045 per poter smentire questo fantascientifico progetto.