Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

Raduno Tekno a Perugia, duemila giovani azzerano le polemiche In evidenza

Scritto da 
0
Raduno Tekno a Perugia, duemila giovani azzerano le polemiche
Gli organizzatori: “Un grazie alla città che non ha avuto paura”  

L’evento ha fatto ballare per 15 ore ragazzi giunti da mezza Europa.

La musica tekno ha fatto ballare Perugia la notte di Capodanno. La seconda edizione della Tekno Lagend si è svolta al Lido Village di Ponte San Giovanni e ha portato in città i migliori dj del panorama europeo della tekno. Nonostante le polemiche iniziali, la serata si è svolta senza nessun problema e i partecipanti hanno brindato al nuovo anno cantando lo slogan del festival “pace e amore”.

Per questo evento sono giunti ragazzi, oltre che da tutta Italia, anche da diversi paesi europei, in particolare numerosi sono arrivati dalla Francia, dal Belgio, Repubblica Ceca e perfino dalla lontana Polonia.

Durante le quindici ore di musica sono passati in pista oltre duemila giovani.

Gli organizzatori esprimono un sincero ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita di questo evento. La seconda edizione del festival non era stata prevista a Perugia ma, a causa di gravi negligenze amministrative del comune di San Sepolcro e dei Vigili del Fuoco di Arezzo, a metà dicembre, il tutto si è spostato in città.

“Vogliamo ringraziare – spiegano gli operatori - la cooperativa Borgo Rete che hanno preferito aspettare il Capodanno insieme a noi per informare i giovani sulle malattie sessualmente trasmesse e sui comportamenti a rischio legati al consumo e abuso di sostanze legali e illegali, oltre che una presenza anche all’esterno per monitorare eventuali comportamenti a rischio più sommersi. Un plauso va anche a chi non ha avuto paura di assumersi delle responsabilità e ha fatto sì che Perugia, al contrario di altre città, possa essere raccontata per l’Europa come una città che ha saputo accogliere con sicurezza e cortesia”.