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Finalmente qualcosa di meritocratico in Italia: l'Isola dei famosi In evidenza

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Finalmente qualcosa di meritocratico in Italia: l'Isola dei famosi

Mi diverte l'Isola dei famosi.

Mi intrattiene, mi fa sorridere, insomma ha esattamente la funzione che deve avere, cioè mi fa “cazzeggiare”. Da donna media mi diverto a commentare l'outfit della Marcuzzi (particolarmente audace in questa ultima puntata), le battute dell'onnipotente Signorini che tutto sa e tutto insinua e l'atteggiamento caciarone della zia Mara.

Ma mai avrei pensato che un programma come l'Isola dei famosi potesse diventare un baluardo di meritocrazia.

In tanti si aspettavano la vittoria di Rocco o, alla peggio, la grande ascesa di Scanu forte di una flotta di fan pronti a televotare e invece no.

Ribaltati tutti i pronostici.

Le Donatella (sconosciute ai più, complice anche questo discutibile nome assegnato da Arisa), concorrenti di una vecchia edizione di X Factor, hanno spodestato tutti, anche il naufrago perfetto Brice Martinet (anche lui sconosciuto in realtà) e si sono aggiudicate il podio e il premio in gettoni d'oro.

Lo meritavano. Giovani ragazze che davvero non si sono risparmiate durante la permanenza in Honduras. Si sono spese anche e soprattutto per il gruppo senza aver paura di lavorare duro ma soprattutto sempre con il sorriso e con una educazione che con tutte le probabilità hanno conquistato le simpatie del pubblico.

Quindi a nulla è servito essere la sorella di Belen, a nulla è servito dichiarare addio al porno per Siffredi (sarà poi vero?), a nulla è servito la telefonata della De Filippi a Scanu...

Hanno vinto la meritocrazia, l'educazione, il lavoro e la gentilezza...

 

Che basti un'isola per cambiare la penisola?