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Sustain.ability, turismo sostenibile In evidenza

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Bye Bye plastica

di Francesco Asdrubali // Professore ordinario di Fisica Tecnica Ambientale · Università degli Studi Roma Tre

È scattato il 14 gennaio 2022, con l’entrata in vigore del Decreto legislativo 196/2021, il divieto di immettere al consumo i prodotti in plastica monouso, se non realizzati in
materiale biodegradabile compostabile.

Il divieto è stato introdotto in ottemperanza alla Direttiva UE 2019/904, che riguarda le cosiddette SUP (Single-Use Plastics, ossia plastiche monouso), in linea con la strategia europea per l’economia circolare e la riduzione dell’utilizzo della plastica.

L’elenco delle sostanze la cui immissione sul mercato è vietata è lungo: si possono citare piatti, posate, cannucce, contenitori per alimenti in polistirene espanso, contenitori per bevande, bastoncini cotonati. Le sanzioni per i trasgressori sono pesanti, poichè possono andare da 2500 a 25000 euro. Il decreto introduce anche l’obbligo di marcatura, al fine di informare i consumatori sulla gestione del rifiuto e la presenza di plastica nei prodotti. Si tratta di una svolta importante verso l’adozione di modelli di consumo più sostenibili e la riduzione del consumo di plastica che, come noto, deriva dal petrolio e, non essendo biodegradabile, ha tempi molto lunghi di distruzione se immessa nell’ambiente.

Del resto, da un sondaggio IPSOS del 2021 emerge che il 50% degli intervistati ritiene quello della plastica un problema ambientale molto grave e solo l’1% ritiene che il dibattito sulla plastica sia solo il frutto di allarmismi inutili; il 68% è disposto a pagare di pi  per prodotti realizzati da aziende che attuano rigorose politiche ambientali.

La grande distribuzione si sta già attrezzando per applicare i dettami del nuovo decreto: per i prodotti deperibili come frutta e verdura la plastica viene sostituita da cartoncino e materiali organici, sono state lanciate linee di stoviglie in materiali ecologici, quali polimeri naturali ottenuti dal mais, in sostituzione a forchette, coltelli e cucchiai monouso in plastica; per il packaging in plastica del latte sono proposti imballaggi “BIO” di origine completamente vegetale; infine le buste di plastica per conservare gli alimenti surgelati verranno eliminate e sostituite da imballaggi in carta 100% riciclabile. L’introduzione del decreto 196/2021 è una buona notizia per l’ambiente e anche per l’economia umbra, che vanta tra le proprie aziende di punta Novamont, che fin dagli anni novanta ha sperimentato e poi brevettato le bioplastiche a partire dall’amido di mais.