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Imprenditrice e mamma, Cristina Merli In evidenza

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Ci racconta l'impegno nella storica azienda di famiglia
Carriera e vita privata: due ambiti che non sempre è facile conciliare. Soprattutto per una donna e, forse ancora di più, quando la sfera professionale coincide con un’attività familiare di successo. In una lunga chiacchierata, Cristina Merli ci ha aperto le porte del suo mondo, tra il lavoro nella Pigolotti S.R.L. e l’amore per la sua famiglia.

Una storia di famiglia: ci racconti qualcosa della sua azienda.

La società Pigolotti nasce nel 1979 su iniziativa dei miei genitori, Merli Dino e Pigolotti Adele, che avviarono un piccolo laboratorio artigianale con la tradizionale struttura di “faconista” per importanti aziende del tessile umbro di quegli anni come Ellesse, Hemmond, Gilmar. Sin dall’inizio, quello che ha contraddistinto la nostra attività è stata l’estrema dedizione e passione. Ci occupiamo di confezioni di abbigliamento, di tutto il processo di sviluppo che intercorre tra il bozzetto realizzato dallo stilista e il capo finale che trovate a negozio. Riusciamo a trasformare un’idea in qualche cosa di reale. Il nostro reparto sviluppo prodotto, oltre a realizzare i cartamodelli e i primi prototipi da sottoporre in approvazione agli stilisti, si occupa di ricerca di nuovi materiali, studia le combinazioni tra più materiali differenti, realizza il campionario e studia sistemi di industrializzazione del prodotto. La nostra è una realtà caratterizzata da un forte background artigianale, orientata alla qualità e al made in Italy di alto livello.





Qual è il segreto di questo successo ultradecennale?

Mi piace definirci un’azienda giovane e dinamica con radici solide molto attenta a comprendere le sfide del cambiamento. Negli anni, mio fratello Cristian e io siamo entrati a vario titolo in azienda compiendo il primo passaggio generazionale; l’azienda si è trasformata in società di capitali, abbiamo continuato con quella passione e dedizione che ci hanno trasmesso i nostri genitori, coltivando le relazioni che hanno portato la Pigolotti S.R.L. a collaborare con i più prestigiosi marchi di moda del settore nazionale e internazionale. Credo che un punto di forza della nostra azienda sia stata proprio la divisione di competenze attuata in modo specifico, dovuta a inclinazioni e capacità personali e professionali; io mi occupo della parte amministrativa e finanziaria, della gestione del personale, dei contatti con enti e istituzioni e dei rapporti con i clienti, mentre Cristian segue principalmente il settore produttivo, occupandosi di acquisti e della parte commerciale. La nostra crescita è sempre stata accompagnata da un’etica aziendale che mette al centro le persone e i loro bisogni, cercando di farle sentire parte di una grande famiglia.

In questo lungo percorso, avete dovuto anche gestire un periodo critico come quello della pandemia. Quali risorse, umane e professionali, avete messo in campo?
Grande entusiasmo è quello che mettiamo sempre nell’affrontare le sfide di tutti i giorni, anche in un momento così complicato. Siamo stati tra le prime aziende agli inizi del 2020 a riconvertirci nella produzione di mascherine, grazie alla flessibilità produttiva che da sempre ci contraddistingue. Nel nostro organico figurano 32 addetti, attualmente 5 sono apprendisti a vario titolo: 2 nel reparto modelleria, 1 nel commerciale e 2 in produzione. Abbiamo sempre dato grande importanza alla formazione e negli anni abbiamo attivato corsi di cucito industrializzato per cercare personale da inserire in azienda, corsi che intendiamo ripetere periodicamente. Il ruolo di cucitrice purtroppo non è mai stato valorizzato come meriterebbe; molti giovani sono attratti dal settore ma principalmente per ricoprire mansioni di stilista o modellista, l’esempio che faccio sempre è che se non c’è una cucitrice che la realizza, l’idea dello stilista rimane su carta.

Un’attività storica, ma che non ha mai smesso di rinnovarsi. Quali sono le azioni che avete intrapreso per affrontare le sfide del futuro?
Abbiamo adottato nel tempo una serie di strumenti e assetti organizzativo/gestionali volti a ridurre l’impatto dell’attività dell’impresa sull’ecosistema e a implementare una strategia orientata alla sostenibilità ambientale. L’azienda dispone di un impianto fotovoltaico integrato a tetto che consente di risparmiare sul consumo di energia elettrica, oltre ad un sistema filtrante delle acque che permette di limitare l’uso della plastica utilizzando delle borracce personali. Infine, lo scorso anno è stato installato, in sostituzione di impianti di climatizzazione invernali, un nuovo impianto dotato di pompa di calore elettrica. Siamo una realtà produttiva costantemente attenta all’innovazione, tanto che disponiamo di software e macchinari 4.0 integrati ai processi aziendali, che adottano algoritmi di intelligenza artificiale garantendo al nostro cliente la massima efficienza ed efficacia operativa.



Lavoro e vita privata: un equilibrio non semplice. Come vive il suo ruolo di imprenditrice e mamma?
In realtà mi sento un po’ mamma anche di questa azienda, mi prendo personalmente cura del rapporto con i dipendenti: ritengo importante che emergano sempre le difficoltà, per poterne parlare e trovare una soluzione insieme. Nel mantenere in equilibrio lavoro e famiglia, il supporto delle persone che ti stanno vicino è fondamentale: nel periodo del Covid tutta la mia famiglia è stata molto presente. Fuori dal lavoro dedico il mio tempo a loro e alle mie splendide figlie, cercando di trascorrere più tempo possibile insieme. Consapevoli delle difficoltà di conciliazione all’interno dell’azienda, abbiamo creato un apposito spazio ricreativo per i nostri figli – mio fratello ha due maschietti – che può essere utilizzato anche dai bambini dei nostri dipendenti: in questo ambiente dedicato possono giocare, fare i compiti, divertirsi e crescere insieme. In azienda si respira questo “spirito positivo”: da piccola cucivo i vestiti per le bambole o gli astucci per i miei compagni con gli scarti di tessuto e tuttora insegno a farlo a mia figlia. Credo fortemente nelle tradizioni e spero di riuscire a trasmetterle qualcosa di importante.

Pubblicato in PM TopNews