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Il Festival delle Nazioni fa 50 In evidenza

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La Germania sarà la protagonista di questa edizione dal 29 agosto al 9 settembre 2017

È con l’omaggio alla Germania che il Festival delle Nazioni di Città di Castello festeggia la sua cinquantesima edizione. Dal 29 agosto al 9 settembre 2017, la manifestazione umbra dedicherà il suo cartellone alla cultura musicale tedesca dei primi decenni del Novecento concludendo in questo modo il progetto triennale dedicato al contesto culturale del primo conflitto mondiale, avviato due anni fa con l’Austria in occasione del centenario dall’inizio delle ostilità e proseguito nel 2016 con la Francia.

È stata presentata il 19 maggio 2017, nella bellissima cornice di Palazzo Donini, l’edizione numero cinquanta di questo festival che vuole rilanciarsi. La conferenza stampa è stata presidiata da Giuliano Giubidei, Presidente del Festival delle Nazioni, da Fernanda Cecchini, Assessore ai Beni e Attività Culturali della Regione Umbria, da Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello e da Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival delle Nazioni.

Ad aprire la conferenza stampa è stato proprio il Presidente Giubidei, che ha esternato il suo orgoglio per essere arrivati a questa edizione numero cinquanta e soprattutto con la voglia di “rilanciare questo festival che ha attraversato momenti difficili.” Tanti saranno i concerti, ben diciannove, che vedranno la presenza di Peppe Servillo, cantante, compositore e sceneggiatore italiano.

Questa edizione, promette il Presidente, avrà “musica di qualità che apre anche ad esperienze nuove, la protagonista sarà la Germania e il programma verrà sicuramente apprezzato dal pubblico.” Ha poi chiuso il suo intervento ringraziando tutte le istituzioni, le imprese pubbliche e private e gli sponsor che hanno permesso la realizzazione di questo evento.

Tanti, come sopracitato, saranno gli eventi. E proprio alcuni di questi sono stati poi descritti dal direttore artistico del festival, il maestro Aldo Sisillo che ha precisato: «Ma se per Austria e Francia il filone seguito è stato soprattutto quello della musica scritta e ascoltata nel periodo a cavallo tra Otto e Novecento – precisa il direttore artistico Aldo Sisillo –l’edizione di quest’anno, dedicata alla Germania, si concentrerà anche sulla musica del dopoguerra, sulle diverse reazioni del mondo culturale tedesco, in particolare quello musicale, a una situazione sociale ed economica molto difficile, causata anche dalle pesanti condizioni imposte per la resa alla Germania dalle nazioni vincitrici. Si potranno ascoltare musiche dei compositori strenui sostenitori della grande tradizione tedesca, come Richard Strauss, del grande repertorio cabarettistico, e degli autori che interpretarono l’esigenza del superamento del linguaggio tardo romantico, giunto alla sua saturazione, come Paul Hindemith».

Il festival vedrà la presenza anche del contemporaneo, con quartetti importanti. Si potranno ammirare anche spettacoli di danza, uno di questo verrà eseguito da Cristiana Morganti.

La Germania dunque sarà al centro dei tantissimi progetti musicali e non solo che animeranno i luoghi artistici di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere, rinnovando quel connubio tra musica e arte che caratterizza la manifestazione. Tra grandi nomi e talenti emergenti, spaziando in repertori e generi diversi, il Festival delle Nazioni festeggia il suo anniversario anche arricchendo la sua proposta e aumentando il numero degli appuntamenti, con 19 eventi solo nel cartellone principale – contro i 16 della scorsa edizione – e numerosissime attività collaterali. Tra gli interpreti che hanno confermato la loro presenza: Ute Lemper, Quartetto Prometeo, Athenäum Quartet, Beppe Servillo e Ensemble Berlin, Michael Nyman, Alexander Lonquich, Enrico Bronzi, Cristiana Morganti e Leonid Grin.

L’assessore Cecchini è poi intervenuta spiegando come la Regione sostiene questo festival che, come importanza, è al pari degli altri grandi festival che ogni anno animano l’Umbria. “Questo festival – spiega – offre una crescita culturale e turistica ed è tanto importante anche come promozione del territorio. Questo festival ha saputo coinvolgere tante realtà come quelle imprenditoriali, associazionistiche e soprattutto i giovani. Anche attraverso questo festival vogliamo mandare un forte e chiaro messaggio a tutto il mondo come la nostra terra, seppur colpita dal terremoto in una zona delineata, sia ancora integra, in piedi e viva.” Chiude poi lanciando una proposta: “Perché non pensare ad una collaborazione con Umbria Jazz?”

A chiudere il giro di interventi è stato poi il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta che ha ribadito come la sua città sia orgogliosa di ospitare questo evento e di come ci sia stato un vero sforzo da parte tutti nel realizzarlo nonostante i pochi fondi a disposizione: “Questa edizione rappresenta un momento di grande crescita e parte sotto i migliori auspici.”

Durante questo festival ci sarà anche il “Concorso nazionale Alberto Burri” dedicato ai gruppi giovanili di musica da camera, che nasce per offrire un sostegno concreto ai giovani musicisti che intendono intraprendere la carriera musicale in formazione cameristica. Potranno partecipare tutti i giovani sotto i 32 anni, diplomati nei conservatori o negli istituti musicali superiori riconosciuti. La prima edizione di questo concorso si svolgerà a Città di Castello sabato 2 e domenica 3 settembre 2017.

Il programma completo dell’evento sarà presto disponibile qui