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Impresa Sir Safety, piegata Macerata e finale scudetto

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Impresa Sir Safety, piegata Macerata e finale scudetto
I Block Devils in gara 4 sconfiggono Civitanova per 3-0
5000 persone vestite di bianco. Tanti i tifosi che hanno esultato domenica 24 aprile per il miracolo sportivo dei loro ragazzi, che, dopo una stagione altalenante e con risultati discordanti, hanno trovato modo di tagliare un traguardo che sembrava quasi inaspettato. La truppa di patron Sirci disputerà così la seconda finale della sua storia dopo quella persa nel 2014 proprio contro Macerata.

Civitanova chiude qui una stagione letteralmente da incubo con tre brucianti sconfitte in semifinale: Coppa Italia e Champions League contro Trento, playoff scudetto contro Perugia. Un autentico fallimento per la banda Blengini che, pur avendo a disposizione una rosa ampissima e di qualità eccelsa, non è riuscito a centrare nemmeno un obiettivo. La Lube stecca per l’ennesima volta nella sua storia: per vincere non è bastato mettere insieme le figurine, ingaggiare il CT dell’Italia (che l’anno scorso aveva eliminato i cucinieri ai quarti di finale guidando Latina), puntare su una sfilza di stranieri e di grandi stelle.

La vincitrice della regular season saluta il sogno tricolore che invece prosegue per Perugia, quinta in regular season ma capace di far saltare il fattore campo sia nei quarti di finale (contro Verona) che in questa semifinale.

Ora la Sir Safety Conad attende di scoprire chi dovrà sfidare nella Finale Scudetto che sarà comunque inedita: lunedì pomeriggio gara4 tra Modena e Trento con i canarini che conducono 2-1 sui Campioni d’Italia in carica. Questo successo permette a Perugia di tornare a disputare la Champions League dopo aver perso i quarti di finale nel 2015: a fargli compagnia ci saranno anche Civitanova e la vincente dell’altra semifinale scudetto (la perdente disputerà invece la CEV Cup), mentre Verona vincitrice della Challenge Cup e quarta in regular season è fuori dall’Europa.

Prestazione sopra le righe di un indomito Aaron Russell (19 punti, 4 aces), trascinatore morale il solito Aleksandar Atanasijevic (15 punti) entrambi serviti dalle mani precise di Luciano De Cecco. Al centro Emanuele Birarelli (vinse lo scorso anno con Trento) e Simone Buti, Denys Kaliberda (9) l’altra banda, Andrea Giovi il libero.

Grande delusione per Osmany Juantorena (11) che non riesce a trascinare la propria formazione. Blengini si è prestato alla solita girandola di cambi, alternando gli opposti Miljkovic (11) e Fei (3), gli schiacciatori Priddy e Cebulj (3 e 7 a testa), i centrali Podrascanin/Stankovic/Cester ma non c’è stato nulla da fare. Troppa confusione in campo contro il gioco più lineare, vivace e spensierato di Perugia.

Perugia prende subito il largo nel primo parziale, mette sotto pressione gli avversari picchiando duro al servizio e difendendo su ogni pallone. I bomber umbri fanno egregiamente il loro mestiere e la Lube soccombe.

Nel secondo set i padroni di casa si prendono anche otto punti di vantaggio, a metà parziale sembra già fatta ma Civitanova ha una reazione d’orgoglio che li porta a impattare. Finale combattutissimo ma gli uomini di Kovac non steccano e volano sul 2-0.

Nel terzo set sono sempre i Block Devils ad andare in vantaggio, quando hanno cinque lunghezze di vantaggio il pubblico casalingo inizia a pregustare la finale. Civitanova recupera, Perugia si fa annullare due match point come nel quarto set di gara3, poi Miljkovic spara fuori e manda in visibilio il popolo in bianco.



(fonte Oasport)