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“Stasera sono in vena” In evidenza

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“Stasera sono in vena”
Oscar De Summa si racconta il 26 febbraio al Teatro Subasio di Spello
Un grande attore e una storia autobiografica, gli anni ottanta, la droga, la Sacra Corona Unita e i grandi classici del rock. Sono questi e molti altri gli ingredienti dello spettacolo “Stasera sono in vena”, scritto e interpretato da Oscar De Summa e prodotto da La corte ospitale, in scena venerdì 26 febbraio al Teatro Subasio di Spello per la stagione curata da Fontemaggiore Teatro Stabile di Innovazione.

Lo spettacolo racconta prima di tutto una storia personale: quella di un adolescente alle prese con la droga, sullo sfondo di una Puglia in cui si sta formando la criminalità organizzata della Sacra Corona Unita. Nonostante si percepisca la verità del racconto e il dolore che “gli anni dell’eroina” hanno causato nella vita dell’attore, il tono dello spettacolo è estremamente auto-ironico, a partire dal titolo.   

Da solo con un microfono Oscar De Summa dà voce e carne a numerosi personaggi: innanzitutto a se stesso e ai suoi migliori amici in perenne alterazione, al padre, ai boss della malavita e soprattutto ai grandi classici del rock, vissuti, cantati e urlati a squarciagola, colonna sonora di un’epoca in cui attraverso la musica si sperava di fare una ribellione che era già fallita sul piano personale e sociale. Lo spettacolo però è anche il commovente racconto di una rinascita: del momento in cui quell’adolescente si risveglia e improvvisamente capisce di essere vivo e di poter ancora fare della sua vita un’altra cosa, qualunque cosa.

In numerose interviste De Summa racconta di essersi vergognato molto di quel periodo della sua vita, ma che nel momento in cui ha deciso di riportarlo alla luce e di farne uno spettacolo ha capito che la sua esperienza era stata comune a migliaia di ragazzi nello stesso periodo. Si era trattato di un fenomeno sociale di carattere nazionale: dopo l’attivismo giovanile e l’impegno politico degli anni settanta, gli anni ottanta avevano visto diffondersi simultaneamente due fenomeni, da una parte la cultura dell’edonismo sfrenato e dall’altra l’ingresso incontrollato nel mercato della droga di una quantità immensa di eroina. L’interessante ipotesi di de Summa è che dopo gli spinelli, droga “sociale” degli anni settanta, l’eroina, droga della solitudine e dell’annichilimento, agevolava una volontà politica di sopire l’attivismo giovanile e l’evoluzione sociale che ne era derivata.


Per informazioni e prenotazioni: Fontemaggiore tel. 075 5286651 – 075 5289555

Teatro Subasio (il giorno dello spettacolo dalle ore 18) tel 0742 301689

 

www.fontemaggiore.it

 

link video

Intervista su “Memo” Rai 5: https://www.youtube.com/watch?v=5fpKXbytOuo

Promo: https://www.youtube.com/watch?v=8P386IlAsKw&list=UUJ-EiDGrWzDFirxB030_VaA