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Dialetto sì / dialetto no: interviene l’accademia del dónca

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Dialetto sì / dialetto no: interviene l’accademia del dónca
Il perugino è una lingua? Parlare dialetto è un bene o un male? Sarebbe giusto studiarlo?
Questi alcuni dei temi proposti agli studenti della scuola Foscolo dal fondatore e coordinatore dell’Accademia del Dónca, Sandro Allegrini, invitato ad intervenire sul tema Dialetto perugino. “Il perugino – sostiene il professor Allegrini – ha dignità di lingua, ma a scuola occorre studiare e imparare bene l’italiano, l’inglese e le varie lingue straniere che ci permettono di comunicare in ambiti universali”. Bisogna mettersi in contatto con il mondo, prima di tutto: ecco perché l’insegnamento della lingua locale esula dai programmi scolastici. Nonostante ciò, deve essere riconosciuta al dialetto perugino la dignità che gli spetta: figlio com’è del latino, dell’etrusco e del greco antico, il nostro dialetto ha una storia invidiabile alle sue spalle, e per questo non può essere trascurato. Né si deve provare vergogna a conoscerlo: un tempo, chi parlava dialetto denunciava apertis verbis la propria condizione d’ignoranza; oggi, consapevoli dell’importanza della lingua locale, “chi parla solo dialetto – afferma Moretti – è un ignorante, chi parla italiano e dialetto è bilingue”. È fondamentale, in definitiva, che i giovani conoscano il proprio dialetto, e che lo parlino nei giusti contesti; la tendenza ad utilizzarlo insieme al turpiloquio, tuttavia, offende le nostre stesse radici, nobili ed invidiabili.

Seguono numerose letture di testi in lingua perugina, tratte dal repertorio poetico di Spinelli e Mirabassi, il teatro di Bicini e Giovagnoni, la Divina Commedia di Cricco, la Storia di Perugia di Berardi, e molte altre opere ancora.

Non sorprende l’entusiasmo degli studenti, che nell’ambito di questo progetto realizzeranno articoli in tema da inviare alle redazioni dei quotidiani locali.
Dialetto sì / dialetto no: interviene l’accademia del dónca