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Colesterolo, trigliceridi e glicemia alterati?

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Sono i primi segnali della sindrome metabolica. A cura di Aboca


Una condizione di salute complessa da trattare in modo sistemico.



Parametri metabolici come colesterolemia, trigliceridemia, glicemia e circonferenza addominale sono i primi segnali di sindrome metabolica. Ben l’83% della popolazione europea sopra i 40 anni presenta almeno una di queste alterazioni e il 24% si trova già in una condizione di sindrome metabolica, con una maggiore diffusione nei Paesi sviluppati e una prevalenza che sta aumentando repentinamente anche tra bambini e adolescenti. Diventa dunque fondamentale affrontare preventivamente e trattare tempestivamente il problema, partendo proprio dai singoli parametri metabolici, per evitare l’esordio, ad esempio, di diabete di tipo 2 o complicanze ben più gravi come il rischio di infarto.

Le dimensioni del problema nella fascia di età pediatrica sono ulteriormente ampliate dalle evidenze epidemiologiche. Infatti l’esordio dell’obesità in età pediatrica si associa nel 25% dei casi ad obesità in forma severa nell’età adulta; il 55% dei bambini obesi diventeranno adolescenti obesi, e di questi circa l’80% saranno obesi anche in età adulta. Un ulteriore aspetto da considerare è che la sindrome metabolica in età pediatrica è fortemente predittiva della sindrome metabolica in età adulta. La sua gestione terapeutica è spesso volta ad agire in maniera settoriale, puntiforme, cercando di influenzare un singolo fattore per volta, in alcuni casi utilizzando farmaci off-label. Oggi però è stata dimostrata su basi prelicniche e cliniche l’efficacia di soluzioni a base di sostanze vegetali.

 


La ricerca offre oggi nuove soluzioni a base di sostanze naturali complesse efficaci e testate scientificamente




Per diagnosticare la sindrome metabolica è necessaria la contemporanea presenza di tre o più dei seguenti parametri (criteri IDF - Internatio- nal Diabetes Federation):

  • Obesità addominale (circonferenza vita: uomini ≥ 94 cm e donne ≥ 80 cm);
  • Ipertrigliceridemia (>150 mg/dl), oppure trattamento farmacologico in atto per ipertrigliceridemia;
  • Basso colesterolo HDL (uomini <40 mg/dl, donne <50 mg/dl), o terapia farmacologica specifica;
  • Ipertensione arteriosa (>130 mmHg di sistolica e >85 mmHg di diastolica), oppure trattamento farmacologico in atto;
  • Iperglicemia (a digiuno >100 mg/dl) o terapia farmacologica specifica, o precedente diagnosi di diabete mellito di tipo 2.


Non è detto che tutti questi parametri si alterino contemporaneamente. Solitamente, infatti, se ne altera uno per primo, poi un altro, e così via. Si parte da un singolo parametro alterato, e se non si interviene con la modifica dello stile di vita o attraverso la terapia, si arriva alla sindrome metabolica andando a coinvolgere il sistema metabolico, immunitario e cardiovascolare.

Date le premesse, l’alterazione dei parametri metabolici, come anche la condizione di sindrome metabolica, potrebbero sembrare un tunnel senza uscita: certamente bacchette magiche non esistono, servono invece impegno e consapevolezza.

La possibilità di rimediare a questa condizione esiste e gli elementi da tenere a mente per prevenire e curare la sindrome sono in primis una sana alimentazione, un corretto stile di vita (niente fumo, né alcol) e una regolare attività fisica (almeno 30 minuti di esercizio fisico aerobico, 3-5 volte la settimana), tenendo sotto controllo il peso corporeo, i parametri alterati associati ad essa e in particolare la circonferenza addominale.

Non esistono farmaci specifici per il trattamen to di condizioni complesse come la sindrome metabolica. Il medico, in genere, interviene prescrivendo una terapia poli-farmacologica per trattare singolarmente i parametri alterati quali la pressione alta, il colesterolo, i trigliceridi e la glicemia.

Per il trattamento delle patologie complesse, inclusa la sindrome metabolica, oggi è ritenuto necessario un approccio terapeutico basato su una visione sistemica che tenga conto della salute dell’organismo a 360°. I prodotti a base di sostanze naturali hanno un’azione terapeutica fisiologica grazie proprio alla moltitudine e alla complessità dei loro componenti e alle proprietà emergenti e sinergiche che questi ultimi attivano attraverso la loro interazione. In questo modo si ha un sistema/prodotto in grado di interagire con il sistema/organismo, una modalità di cura quindi che vede coinvolti due sistemi complessi, a differenza della modalità di cura che vede l’uso di singole molecole che interagiscono con singoli recettori. Questo approccio sta risultando particolarmente efficace in condizioni patologiche complesse proprio come ad esempio la sindrome metabolica.

Diversi studi hanno confermato l’efficacia e la sicurezza di sistemi a base di sostanze naturali nel trattamento della sindrome metabolica.

Sicuramente, agire con un cambiamento importante dello stile di vita, incentrato sulla riduzione della circonferenza addominale e una maggiore attività fisica accompagnato da una corretta alimentazione, rappresenta il primo tassello per iniziare a modificare la tendenza nello sviluppo della sindrome metabolica. Oggi si può tuttavia contare anche su un trattamento innovativo a base di sostanze naturali complesse, la cui efficacia e sicurezza sono dimostrate dalla ricerca scientifica

Colesterolo, trigliceridi e glicemia alterati?