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Via il crocifisso in aula, professore sospeso

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Via il crocifisso in aula, professore sospeso

Succede a Terni. L'uomo resterà senza stipendio per un mese


Franco Coppoli, professore all’Istituto per geometri Sangallo di Terni dovrà scontare un mese di sospensione da scuola senza stipendio perché ha tolto i crocifissi dalle aule, manifestando la sua laicità. Il professore era stato già ripreso nel 2009 per una situazione simile. 
Nel nome della libertà di insegnamento, della libertà religiosa e della laicità dello Stato, anche allora Coppoli aveva compiuto il gesto di togliere il crocifisso dalla parete dietro la cattedra, all’istituto Casagrande, sempre a Terni. Ne erano nate discussioni con il preside, un braccio di ferro finito a parole grosse. E con il prof denunciato per "insubordinazione" al Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione. Ma anche un’altra volta il prof era stato punito: dodici giorni a casa, per essersi opposto all’ingresso in aula dei cani antidroga, nel corso di un’operazione di polizia.
Ora la nuova condanna, dopo il procedimento disciplinare e sei ore passate a difendersi davanti ai funzionari dell’Ufficio scolastico regionale. La sospensione scatterà da domani, 8 aprile, fino al 7 maggio.
Un "pesante provvedimento di stampo inquisitoriale" - sostengono i Cobas della scuola, vicini alla battaglia del professore al quale hanno espresso solidarietà -, "frutto di un atteggiamento intimidatorio e discriminatorio" da parte dell’Usr dell’Umbria. 

La volontà di Coppoli è quella di insegnare sotto una libertà che va oltre i culti religiosi, che rispetta i principi di tolleranza, laicità e inclusività, senza costrizioni.
"Nel nostro Paese - si legge in una nota dei Cobas - nel 2015 è ancora vietato rivendicare la separazione tra Stato e Chiesa e chiedere spazi educativi inclusivi senza simboli religiosi. Continua la crociata integralista, discriminatoria e diseducativa, di quelli che pretendono di imporre la connotazione religiosa delle aule scolastiche della scuola pubblica, nonostante non esista alcuna legge o regolamento che impongano la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole superiori".

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