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Rivoluzione Alzheimer

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Rivoluzione Alzheimer
Una ricerca sulla retina potrebbe cambiare il metodo delle diagnosi

L'ultima novità in campo medico, a detta dagli esperti rivoluzionaria, riguarda l'Alzheimer.
É appena partita infatti una sperimentazione su 63 volontari, definiti a rischio, e presentata al Meeting Annuale della Association for Research in Vision and Ophthalmology (ARVO) di Seattle. L’esame consiste nell’osservare l’eventuale presenza di ‘corpi anomali’ nella retina eseguendo due esami retinici di routine, utilizzati per diagnosticare le maculopatie: l’OCT – Tomografia Ottica Computerizzata – e l’autofluorescenza laser blu.
Gli esperti hanno confermato che l'esistenza di questi corpi anomali nella retina è direttamente proporzionale alla presenza della proteina amiloide nel loro cervello, considerata un segnale dell'insorgenza precoce dell'Alzheimer. Questi semplici esami, in fase preclinica, consentirebbero di poter scoprire quando ci si ammalerà, ovvero tra i 10 e i 15 anni prima dell’esordio della demenza.
Attualmente l’unica possibilità di una diagnosi preclinica del  è la costosissima “PET-amiloide”, un esame del cervello che, proprio per i suoi costi, si riserva a persone ad alto rischio. Ecco perché gli esperti hanno parlato di vera e propria rivoluzione nella diagnosi preclinica dell’Alzheimer. Speriamo che la scienza anche su questo fronte ci dia risposte confortanti.
























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