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Rinascimento in Bottega. Perugino tra i grandi della storia

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Fino al 28 gennaio la mostra presso il Museo Civico di Palazzo della Penna, evento conclusivo delle celebrazioni per il quinto centenario della morte di Pietro Vannucci
Fino al 28 gennaio 2024 la città di Perugia ospita presso il Museo civico di Palazzo della Penna la mostra “Rinascimento in bottega. Perugino tra i grandi della storia” organizzata dal Comune di Perugia, in partenariato con l’Università degli Studi di Perugia e il Nobile Collegio del Cambio e con il contributo del “Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto Il Perugino”.

Fortemente voluta dal Sindaco, Andrea Romizi, e dall’Assessore alla Cultura, Leonardo Varasano, l’esposizione si apre al pubblico grazie all’impegno della Unità Operativa Cultura, guidata dalla Dirigente, Maria Luisa Martella che ne ha coordinato la fase scientifica e quella organizzativa.

La curatela della mostra è stata affidata a Cristina Galassi, docente di storia della critica d’arte nell’Ateneo di Perugia nonché direttore della Scuola di specializzazione in beni storico artistici, e a Francesco Federico Mancini, docente di storia dell’arte moderna nell’Ateneo di Perugia, che a più riprese si è occupato dell’artista, in particolare in occasione della prima grande monografica “Perugino. Il divin pittore”, che fu dedicata al maestro pievese (Galleria Nazionale dell’Umbria, 2004).



Il percorso espositivo si snoda attraverso le sale espositive del Museo civico di Palazzo della Penna che ospitano circa quaranta opere provenienti da alcuni dei più prestigiosi musei nazionali: Gallerie degli Uffizi, Reggia di Caserta, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Accademia di Belle Arti di Brera, Musei del Bargello, Museo d’Arte Moderna di Bologna – MAMbo e Galleria Nazionale di Parma – Complesso Monumentale della Pilotta.

Numerose anche le collaborazioni con soggetti istituzionali che hanno aderito con entusiasmo al progetto aprendo le porte delle loro raccolte: Comuni di Asciano, Carpi, Città della Pieve, Genova, Napoli, Padova, Parma, San Severino Marche, Sansepolcro e la Fondazione Brescia Musei.

Importanti prestiti provengono infine da prestigiose collezioni private tra le quali la collezione di Palazzo Foresti, il Polo Culturale Pietro Aldi e Antichità Castelbarco.

A livello locale, si evidenzia la collaborazione con la Fondazione Perugia che ha concesso tre opere dalle proprie collezioni; preziosa anche l’intesa con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” che ha partecipato al progetto con il prestito di sei dipinti, uno dei quali è stato anche scelto come immagine guida della mostra.

Il contributo finanziario del Comitato promotore delle celebrazioni, unito a quello del Comune di Perugia, ha permesso di effettuare interventi conservativi su ben 18 opere d’arte, conferendo così alla mostra un ruolo rilevante anche dal punto di vista della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio nazionale.

Il progetto inoltre è stato supportato da un qualificato comitato scientifico costituito - oltre che dai curatori della mostra - da Caterina Bon Valsassina, Sonia Maffei, Maria Luisa Martella e Alessandra Migliorati.

La mostra di Palazzo della Penna, come evento conclusivo dell’anno dedicato alle celebrazioni per il quinto centenario della morte di Pietro Vannucci, sceglie infatti di proporre ai visitatori una lettura inedita della vicenda peruginesca, incentrando la riflessione sul tema della “bottega dell’artista”, che si inizia a delineare in epoca medievale, in particolare con l'affermarsi dell'arte di Giotto, per poi consolidarsi, nelle sue più tipiche caratteristiche, durante il periodo del Rinascimento anche grazie a Perugino, le cui doti imprenditoriali sono note non meno delle abilità artistiche.

Il percorso espositivo ripercorre, dunque, la maniera in cui i pittori ottocenteschi, in pieno periodo romantico, rivisitarono l’opera dei grandi maestri rinascimentali, ricostruendo - a partire dallo studio di fonti documentarie e letteratura artistica - una storia per immagini che evidenzia non solo le capacità tecniche che si trasmettevano all’interno delle botteghe, dove  arte e mestiere coesistevano, ma anche le loro umane debolezze, la loro aspirazione nel farsi eccellenti, le loro vicende sentimentali, il loro rapporto con il reale, le loro fragilità.

Al centro di questa riflessione si pone fulgida la figura del Perugino, pittore dal carattere difficile ma all’occorrenza accomodante, maestro con il “cervello di porfido” ma con un proverbiale attaccamento al denaro, che seppe creare laboratori artistici tanto ampi e organizzati quanto grande era la sua fama e vasta la sua clientela.

A corredo dell’esposizione un ricco catalogo a colori, edito da Aguaplano, il cui contributo centrale è costituito dal corposo saggio del curatore Francesco Federico Mancini, che si presenta come un’ampia e accurata riflessione sui pezzi in mostra, opportunamente contestualizzati.

La mostra è sponsorizzata dall’operatore di telecomunicazioni Connesi e dall’azienda di servizi di Cloud Computing Seeweb che hanno aderito al progetto con entusiasmo e sensibilità, fornendo un prezioso supporto alla sua realizzazione.

 

Rinascimento in Bottega. Perugino tra i grandi della storia
   
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