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Un libro sulla nascita dell’Istituto Agrario di Todi, il più antico d’Italia

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La pubblicazione, tra documenti, approfondimenti e foto inedite, racconta le origini del Ciuffelli

Oggi è un modello di efficienza e di qualità, estremamente gettonato e sempre all’avanguardia dal punto di vista dell’innovazione, delle strumentazioni impiegate e delle soluzioni trovate, ma le sue origini affondano in un passato molto lontano. 1863, è questo l’anno di nascita dell’Istituto Agrario Ciuffelli di Todi che vanta il primato di essere il più antico d’Italia.


Più di 150 anni di storia andavano certamente raccontati e ad assolvere al compito è stato il dirigente scolastico Marcello Rinaldi nel volume, appena uscito, “L’Istituto Agrario più antico d’Italia - Ragioni e circostanze che portarono alla fondazione della Colonia Agricola di Todi”, realizzato in collaborazione con Gilberto Santucci, responsabile dell’Azienda agraria del Ciuffelli, che ha curato la raccolta e la selezione della documentazione fotografica della pubblicazione.

Il libro approfondisce i primi 20 anni di vita scolastica, gli anni della cosiddetta Colonia Agricola di Todi. Lo scavo nella documentazione e nella memoria ha portato alla luce il modello educativo che la colonia scelse tra i molti: se in generale le colonie nacquero per rieducare giovani disagiati, quella di Todi applicò le metodologie delle colonie per una didattica pratica, oggi diremmo laboratoriale, e questo è con ogni probabilità uno degli elementi che ha permesso a questa realtà di trovare la giusta continuità e di essere oggi il più antico istituto agrario d’Italia.

I primi 20 anni della scuola sono stati fondamentali per capire il ruolo che questa doveva assumere per provare a cambiare la mentalità di possidenti, contadini, agenti rurali, in modo tale da poter modernizzare le tecniche agricole, i metodi e le strategie economiche per elevare quella che al tempo dell’Unità d’Italia era una delle regioni con l'agricoltura più arretrata del Paese. La figura del perito agrario giunse molti decenni dopo.

Da subito l'organizzazione della didattica ha dovuto arricchirsi dell'esperienza di un convitto e di un'azienda agraria sperimentale. Si è potuto anche appurare che la scuola iniziò un anno prima rispetto al 1864, data individuata in precedenza. Il 17 maggio del 1863 fu quindi in realtà il primo giorno di scuola: otto gli studenti coinvolti nelle attività che si svolgevano nella sede originaria, l'attuale istituto scolastico Einaudi, nei pressi del Tempio della Consolazione.




Nel corso della ricerca sono stati ritrovati i primi libri e i primi manuali usati per lo studio, la strumentazione per i rilievi topografici, l'arredo dell'aula con i banchi, le candele, il lume ad olio: la colonia agricola di Todi può essere considerata un vero modello, il simbolo di una nuova mentalità agronomica.

Epiche sono state le lotte che il direttore della colonia dovette intraprendere nei confronti dei salariati, dei coloni e anche della classe padronale esistente. Sorprende poi come un gruppo di ragazzi riuscisse a gestire una vigna e 19 ettari di terra e sorprende apprendere che l'introduzione delle prime macchine trebbiatrici del territorio avvenne proprio nella Colonia Agricola del Ciuffelli e che fu proprio questa a introdurre quelle tecniche di gestione del territorio di alta collina, come le colmate e i terrazzamenti, che si sono poi sviluppati ancor di più nella Regia Scuola Pratica di Agricoltura presso l'attuale sede dell'ex convento di Montecristo.

Insomma metodi, tecniche e sperimentazioni che raccontano come il Ciuffelli, già dalle sue origini, sia stato importante promotore di cultura, ricerca e innovazione a livello regionale e non solo.

Un libro sulla nascita dell’Istituto Agrario di Todi, il più antico d’Italia
   
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