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Oltre l’elettronica, ecco UHV: Vuoto Estremamente Alto

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Oltre l’elettronica, ecco UHV: Vuoto Estremamente Alto
Lunedì 11 gennaio al PostMod immagini e suoni manipolati dal vivo attraverso l’utilizzo di vecchie tecnologie
Apparecchiature ormai desuete come vecchi proiettori da diapositive, videocamere,monitor a tubo catodico e immagini delle onde sonore catturate da un oscilloscopio. Questo, abbinato alla tecnica del feedback video generato da telecamere e videoproiezione, da origine a UHV (vuoto estremamente alto), un test audiovisivo difficile da descrivere a parole. Il progetto nasce dalla genialità di due artisti all’avanguardia nel campo della sperimentazione elettroacustica, Caterina Barbieri e Giovanni Brunetto, che al PostModernissimo porteranno il dialogo spontaneo (ma non casuale) tra immagine e suono, generato da una riflessione sul concetto di “vuoto” fisico e psicoanalitico. Il flusso di forme mutevoli create attraverso diapositive su pellicola, tubi catodici e oscilloscopi viene proiettato e manipolato dal vivo tramite strumentazioni analogiche e feedback video, in costante rincorsa con le traiettorie che il suono stilizza e rompe nell’intersezione ideale fra analogico e digitale, germinativo e binario, umano e artificiale. La sintesi e il purismo geometrico, insieme all’uso romantico delle macchine e delle tecnologie ibride, definiscono la continuità tra visione e ascolto all’interno di un’ambientazione concepita con oggetti e strumentazioni d’epoca che evocano una sorta di laboratorio di ricerca. Il carattere aleatorio dei mezzi utilizzati e l’adattabilità del setting ai diversi contesti in cui la performance viene presentata fanno sì che ogni singolo evento sia unico, mai replicabile.

UHV (vuoto estremamente alto) è nato da una curiosità storica e anche il set scenografico di UHV si avvale di oggetti d’epoca per ricreare visivamente una specie di studio di ricerca. La ricerca filosofica, scientifica e architettonica sul concetto di “vuoto” ha generato una serie di parole chiave che hanno sintetizzato questo lavoro, sfociando in studi sui tipi di colore e le forme, principalmente figure geometriche ispirate alla Bauhaus o all’arte suprematista e dadaista. L’esecuzione dal vivo di questo singolare concerto è alquanto complessa, in quanto i due musicisti per ottenere i risultati desiderati devono lavorare con più macchinari contemporaneamente (un diaproiettore, due telecamere, un oscilloscopio collegato a un piccolo mixer e un equalizzatore video, due videoproiettori, vecchi registratori professionali Betacam); ciò comporta in assoluto l’impossibilità di replicare in maniera identica gli effetti creati, rendendo tutto molto fisico. Di fatto l’esecuzione delle immagini si avvicina concettualmente più a un concerto fatto con degli strumenti, in quanto la variabile è molto umana e, a parte le immagini già preimpostate delle diapositive, il resto è generato dall’umore del momento e dal riscontro emotivo.

Caterina Barbieri è una compositrice e musicista elettroacustica italiana. la sua musica sorge da una meditazione sulle forme d’onda semplici e la poliritmia delle armoniche: sintesi e ripetizione sono i mezzi principali tramite cui stilizzare i clicli d’onda in severe geometrie di tempo e spazio, nel confine tra minimalismo, drone e techno. La sua musica è stata commissionata e presentata in vari contesti internazionali di musica sperimentale come Norbergfestival (se), Worm (nl), Dancity (it), Suona francese (it, fr), Angelica (it), Elektronmusikstudion (se), Jardins efémeros (pt), Macao (it), Stockholm music and arts (se), Imago (it), De montfort university (uk), Flussi (it).

Giovanni Brunetto è direttore tecnico e curatore degli eventi sonori presso il centro di produzione di pensieri e esperienze estetiche Atelier sì di Bologna. al contempo, collabora come freelance agli allestimenti di importanti eventi dedicati alla ricerca artistica. appassionato collezionista di apparecchiature audio/video d’epoca, da qualche anno ha intrapreso una ricerca personale nell’ambito della sperimentazione visiva utilizzando parte della sua collezione. Da qui nasce il sodalizio con Caterina Barbieri e una recente collaborazione con il duo franco-israeliano Winter Family.

 

UHV (vuoto estremamente alto)

Caterina Barbieri + Giovanni Brunetto

lunedì 11 gennaio 2016 – ore 21,30

Ingresso €10, ridotto soci €8

Oltre l’elettronica, ecco UHV: Vuoto Estremamente Alto