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Panico e ansia, 2 problemi di origine molto differente In evidenza

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Immagina l’uomo delle caverne: si sveglia la mattina e il cervello rettile lo spinge ad occuparsi dei suoi bisogni primari, cibo, sopravvivenza, riproduzione

Si spinge fuori dalla caverna alla ricerca di qualcosa di commestibile, si guarda intorno e di colpo un leone spunta alla sua destra. In questo preciso momento nel suo cervello primitivo si innesca il meccanismo attacco-fuga, che gli permette di produrre adrenalina sufficiente o ad attaccare o a scappare. Ciò che prova l’uomo delle caverne è paura, quella vera, l’unica e sola che possa realmente chiamarsi così: la paura per la vita.L’uomo moderno possiede gli stessi bisogni e meccanismi senza però provare la paura per la vita, o per meglio dire, provando tale paura raramente nell’arco dell’intera esistenza. Questo comporta una sostituzione dell’oggetto della paura “perdita della vita”, con altri oggetti che non rappresentano realmente un pericolo per lui, ma che il cervello percepisce come tale. Ed ecco che la paura si attiva quando riceviamo una bolletta troppo alta, quando ci chiamano da scuola perché nostro figlio sta male, quando qualcuno ci fa notare che il nostro lavoro è sbagliato e via dicendo. A tutto questo si aggiungono le preoccupazioni,

ossia l’utilizzo dell’immaginazione che ci porta ad occuparci e avere paura di situazioni probabili non ancora accadute. Tutta questa attività, legata alla paura, produce un eccessivo utilizzo del cervello razionale che a lungo andare può entrare in panico. Il Panico è dunque la conseguenza di un eccesso di ragionamenti che producono paura.

La vita, oltre a comportare pensieri razionali, è ricca di emozioni, molte delle quali non ci piacciono perché abbiamo l’erronea sensazione che ci allontanino dalla felicità e che non sia bene, né giusto, provarle: idea che ci siamo fatti quando ci hanno detto frasi come “non devi arrabbiarti”, oppure, “non essere triste”. Questo porta a credere di essere sbagliati, che la vita debba essere solo divertimento e allegria, che chi non è così non sia normale. Ed ecco che sopraggiunge l’ansia che corrisponde ad un eccesso di emozioni.Come liberarsi dalle due fastidiose problematiche?

Il panico si placa quando diventi consapevole dei tuoi processi mentali e liberi la mente da parole ed immagini che producono paure continue, mentre l’ansia svanisce quando accetti l’emozione come parte della vita e utile al processo di crescita, imparando a gestirla senza soffocarla.

Puoi riuscire a risolvere il problema in autonomia oppure affidandoti ad un professionista come me, IN ENTRAMBI I CASI RICORDATI CHE SOLO LA CONOSCENZA TI RENDERÀ LIBERO!

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Pubblicato in PM TopNews