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Sustain.ability, l’avanzata della green economy In evidenza

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Nel numero 128 di Piacere Magazine auspicavo che la ripartenza dopo il lockdown fosse improntata ad una maggiore sostenibilità

di Francesco Asdrubali // Professore ordinario di Fisica Tecnica Ambientale · Università degli Studi Roma Tre

A queste conclusioni si giunge pure leggendo l’undicesimo Rapporto GreenItaly, redatto da Fondazione Symbola e Unioncamere a ottobre 2020. Il Rapporto rappresenta un’autorevole fotografia della situazione della Green Economy in Italia, e riporta, oltre a dati statistici aggiornati, una serie di storie imprenditoriali di successo. 

Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi che hanno investito negli ultimi 5 anni in prodotti e tecnologie green: il 31,2% dell’intera imprenditoria extra-agricola.

Nel 2018 il numero dei green jobs in Italia ha superato la soglia dei 3 milioni, il 13,4% del totale dell’occupazione complessiva: l’occupazione nel settore green è cresciuta con un incremento del +3,4% rispetto al +0,5% delle altre figure professionali.

Il settore green è più resiliente: il 16% è riuscito ad aumentare il proprio fatturato, contro il 9% delle imprese non green. Per le aziende sostenibili la crisi si è fatta sentire di meno: la quota di imprese green il cui fatturato è sceso nel 2020 di oltre il 15% è dell’8,2%; quasi il doppio (14,5%) tra le altre imprese. Questo anche perché le aziende green innovano di più (73% contro 46%), investono maggiormente in ricerca e sviluppo (33% contro 12%) e sono più caratterizzate da imprenditoria giovanile. 

Le eccellenze del nostro Paese in ambito green che emergono dal Rapporto sono numerose e significative: con il taglio del 20% nell’uso dei pesticidi nel periodo 2011-18 abbiamo l’agricoltura più sostenibile d’Europa; abbiamo la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti; rappresentiamo un’eccellenza nella chimica verde e nelle bioplastiche; il settore tessile guida la conversione sostenibile della moda.

Il Rapporto presenta alcune storie di successo di imprese umbre sostenibili: Meccanotecnica Umbra, che soddisfa i consumi aziendali con impianti innovativi a fonti rinnovabili; Castello di Montalera, che lascia il 10% della superficie agricola a campi perenni per gli insetti utili; Polycart, che produce imballaggi, film ed etichette biodegradabili e compostabili per alimenti; Rampini, tra le prime in Europa a progettare e realizzare un autobus elettrico con elevata autonomia; Manini Prefabbricati, che ha presentato il primo bilancio di sostenibilità e collabora con l’ateneo di Perugia sulla riduzione dei propri impatti; Novamont, leader nel settore delle bioplastiche, che collabora con Coldiretti per valorizzare aree abbandonate.