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Pelvic Point, inaugurata a Perugia una struttura all’avanguardia In evidenza

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Il nuovo poliambulatorio creato dal Dott. Emanuele Scarponi
Testo: La Redazione - Brano: Cuore Nero - Blind

Un poliambulatorio chirurgico tematico dedicato alle problematiche urologiche, in cui trovare tutti gli specialisti del settore e procedure d’avanguardia. Da qualche mese, Pelvic Point® ha aperto i battenti a Perugia, grazie all’impegno del Dott. Emanuele Scarponi, specialista urologo perugino.

Che cosa è Pelvic Point®? Ci guidi alla scoperta di questa struttura all’avanguardia...
È un poliambulatorio chirurgico “tematico” in cui affluiscono tutti gli specialisti del settore, in maniera tale da coprire l’intero percorso diagnostico terapeutico in modo multidisciplinare e il più completo possibile. Tematico perché, partendo dalle problematiche urologiche, cerca di dare una risposta a 360° a tutto ciò che è connesso a questa branca chirurgica. I sintomi e le patologie sono spesso competenza di più specialisti: un paziente viene dall’urologo e poi magari riferisce anche una problematica proctologica o viceversa. Da qui il nome Pelvic Point®. Per “pelvi”, in anatomia umana intendiamo il bacino e per “cavità pelvica” tutta quella regione dell’addome in essa contenuta. In questa zona confluiscono più apparati – apparato urinario, apparato riproduttivo maschile e femminile, apparato digerente, genitali esterni – e costituisce perciò un’area complessa e delicata pur nella sua tutto sommato piccola estensione.




Ci faccia qualche esempio del percorso diagnostico previsto da Pelvic Point®...

Il classico paziente che giunge all’osservazione dell’urologo è un soggetto maschile di 50 o 60 anni che inizia ad avere i primi sintomi urinari dell’ipertrofia prostatica, lamenta difficoltà nell’urinare e che si deve alzare più volte di notte. Spesso inizia ad avere i primi problemi di calo della potenza sessuale, può essere affetto da diabete mellito che peggiora sia i sintomi urinari che quelli sessuali e la connessa possibilità di essere in sovrappeso può incidere ancor di più non solo sul diabete, ma anche su patologie cardiovascolari. Pelvic Point® vuole offrire un percorso clinico assistenziale in grado di mettere il paziente nelle condizioni di capire e di curare la propria patologia sotto tutti gli aspetti. Poi sarà il paziente, chiaramente, a decidere. Per poter mantenere queste premesse, Pelvic Point® dovrà essere in grado di coprire tutti i settori di competenza, anche con la diagnostica più ricercata, ma sarà ben lungi dall’essere considerato un “esamificio” in cui vengono proposti esami e accertamenti “a raffica” o “a batteria”. Prima si inquadra la problematica e successivamente si decide insieme al paziente il percorso diagnostico terapeutico. Potrebbe capitare pertanto che, se due pazienti arrivano con la stessa problematica, uno si sottoporrà a pochi esami, mentre un altro ne farà di più. Il servizio che verrà offerto non deve far perdere né tempo né soldi al paziente.

Quali sono i professionisti che gravitano nel Pelvic Point®?
Oltre ovviamente agli urologi, andrologi, sessuologi, presteranno la loro opera ginecologi, proctologi, chirurghi generali e pediatrici, endocrinologi, nefrologi, neurologi, dermatologi, gastroenterologi, psicologi e psicoterapeuti, terapisti della riabilitazione del pavimento pelvico, nutrizionisti, ostetriche, infermieri professionali e anche anestesisti rianimatori. Inoltre, in campo urologico saranno presenti anche dei consulenti da fuori regione su patologie molto “di nicchia”, provenienti da centri di riferimento nazionali per il trattamento di tali patologie.

Come mai gli anestesisti?
L’aspetto più innovativo di questo tipo di struttura come Pelvic Point® è quello di essere in grado di garantire la massima sicurezza e qualità in tutte le manovre diagnostiche ambulatoriali, anche invasive, come può essere una cistoscopia o un’agobiopsia prostatica, ma la vera e propria novità è quella di un presidio chirurgico capace di sostenere tutta l’interventistica che non necessiti di degenza o ricovero. L’ambulatorio chirurgico è attrezzato con sale relax prima e dopo la procedura in un contesto confortevole e rispondente a tutti i criteri sanitari di sicurezza.




Quali altri servizi è in grado di offrire Pelvic Point®?
La struttura di circa 350 mq è composta da 2 sale d’attesa, 1 reception, 6 ambulatori, 1 ambulatorio chirurgico e 2 sale relax con 4 postazioni per i pazienti, oltre ai locali tecnici. Sarà previsto un punto prelievi per esami ematochimici che saranno poi processati da un laboratorio esterno, ma la vera ambizione è quella di poter sfruttare tutte le innovazioni chirurgiche d’avanguardia che stanno sempre più indirizzando verso la mini invasività. Già oggi Pelvic Point®, con i suoi partner tecnologici (Esaote, Wolf, Schmitz, Boston Scientific) è in grado di eseguire, ad esempio, agobiopsie prostatiche con fusione dell’immagine RMN e il trattamento Rezum, che va a risolvere quella grande problematica che è l’ipertrofia prostatica senza ricovero, senza particolari complicanze, senza eiaculazione retrograda, che ad oggi è una complicanza sempre presente dopo un intervento chirurgico per IPB. Attualmente, in Umbria Pelvic Point è il primo e unico centro a utilizzare tale metodica e tra i pochi in tutta Italia. Prevediamo inoltre importanti sviluppi in ambito di educazione alla salute e di prevenzione primaria e secondaria.

Non crede che strutture come Pelvic Point® siano un po’ premature per il mercato italiano?
La pandemia sta accelerando alcuni processi anche in Italia. A oggi la chirurgia ambulatoriale – che, sono convinto, sarà il futuro – trova ancora poco spazio soprattutto per un problema di modello organizzativo. Ancora adesso il paziente che deve subire un intervento ambulatoriale viene ricoverato in ospedale, occupando una seduta ordinaria in sala operatoria e sottraendo tempo e spazio prezioso per interventi complicati riservati a pazienti gravi. Questo accade anche nelle cliniche private convenzionate. Di conseguenza il paziente con una patologia che potrebbe essere trattata ambulatorialmente, quasi sempre, deve impegnarsi in un ricovero, perdendo come minimo un giorno di tempo. L’alternativa è non operarsi o eseguire tale procedura in regime privatistico puro all’interno di cliniche, con costi per lo più strutturali molto onerosi. Negli Stati Uniti e in Europa, invece, strutture come Pelvic Point®- sia private che pubbliche – sono oramai all’ordine del giorno, perché in tal modo la maggior parte degli interventi può essere erogata in maniera molto più smart e con costi di gestione più contenuti.

Pelvic Point
Via Gerolamo Savonarola, 56-58 / Perugia
T. 340 6056415
Pubblicato in PM TopNews