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Conti Salvatori, una storia iniziata nel 1695 In evidenza

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Tre secoli di uve pregiate, tre vini di tradizione nobiliare

Tenuta Coltavolino, una proprietà nobiliare dalla storia importante che si estende per più di 400 ettari a nord di Perugia e che si affaccia, affascinante e silenziosa, sulla valle circostante. Completamente immersa nel verde, a circa 450 metri di altitudine, qui il tempo si è fermato: lo sguardo si perde nel vasto panorama circostante in cui l’uomo sembra non aver lasciato tracce da secoli. Un luogo davvero unico e incontaminato dove si producono cereali eccellenti - che non a caso sono stati scelti da una nota azienda di alimenti per bambini -, olio di alta qualità e anche legname, proveniente dal terreno boschivo che arriva a lambire il Comune di Gubbio superando i 700 metri di altezza.




Qui hanno origine anche i vini Conti Salvatori, eccezionali per molti diversi motivi tra i quali l’importante storia di cui sono testimoni. Una storia iniziata nel 1695 quando i Salvatori - nobile famiglia di Perugia - per meriti di guerra, entrano in possesso della Tenuta Coltavolino. I fratelli Orazio e Giuliano Salvatori combattono infatti al fianco dell’Imperatore Leopoldo I d’Asburgo contro gli Ottomani e ottengono così anche il titolo di Conti del Sacro Romano Impero. Il ricordo di quelle battaglie seicentesche dalle quali tutto ha avuto inizio sono fissate e in qualche modo celebrate dalle etichette delle tre pregiate bottiglie Conti Salvatori: Macinaia, Calcinaio e Rondolaio. A realizzarle sono stati tre talentuosi e noti creativi: Marco Goran Romano, Riccardo Pierassa e Ilaria Proietti. Bottiglie d’autore per vini d’autore insomma, che richiamano gli eventi dai quali tutto ha avuto origine e che rappresentano così l’auspicio migliore per un nuovo inizio, quello di cui sono autori i fratelli Alberto e Riccardo Salvatori. Raccogliendo l’eredità e la tradizione di famiglia portano avanti l’attività della tenuta e, dal 2016, hanno ripreso la produzione del vino.

Sono partiti da un vino importante che richiama al meglio la storia e la passione di famiglia: il Rondolaio, un cabernet sauvignon invecchiato 15 mesi in barriques e tonneaux di rovere francese e almeno 6 mesi in bottiglia. Circa tre anni di preparazione e di lavoro ci sono voluti prima della commercializzazione, iniziata nel 2019, insieme a Macinaia e Calcinaio. Il primo è un vino secco, di buona struttura, che nasce dall’incontro tra due vitigni, lo Chardonnay e il Grechetto. Un vino fresco, di buona persistenza e molto saporito che sprigiona al naso delle piacevoli note fruttate con richiami floreali e un accenno di mandorla sul finale. Il secondo è un vino fragrante, suadente, con una spiccata acidità, ma di una bellissima armonia gustativa che sprigiona dolci note di piccoli frutti rossi e un più determinato bouquet di rose frutto di un bilanciato insieme di Sangiovese e Merlot. I tre vini nascono da uve raccolte manualmente e fanno parte della DOC “Colli Altotiberini”. Per conoscerli meglio abbiamo fatto alcune domande ai loro produttori, i fratelli Salvatori.


Alberto qual è il tuo ruolo in azienda?

Mi occupo della parte agronomica e trascorro le mie giornate nei campi, nei boschi e ovviamente nei vigneti. Ho sempre amato questo lavoro e lo porto avanti con passione e anche con l’impegno e il senso di responsabilità che la storia della tenuta e della nostra famiglia richiede. 


Riccardo invece tu di cosa ti occupi?

Mi occupo di amministrazione, comunicazione e marketing e lo faccio con la stessa dedizione e senso di appartenenza di mio fratello. Siamo cresciuti in questo posto straordinario e lo abbiamo visto crescere con noi, grazie anche al lavoro dei nostri genitori. Stiamo completando la ristrutturazione della villa padronale e abbiamo deciso di trasferirci a vivere qui: anche questo credo che racconti molto dello spirito con cui portiamo avanti l’attività. 


 

Macinaia, Calcinaio e Rondolaio, nascono dalla passione e dal duro lavoro dei fratelli Alberto e Riccardo Salvatori

 

 

Alberto, che cosa rende unici i vostri vini?

Tra i tanti elementi che potrei menzionare dico il sole. Le nostre uve sono pregiate e richiestissime anche per l’eccezionale esposizione dei vigneti, orientati a sud-ovest e assolati per tutto l’arco della giornata. Anche questo, tra l’altro, fa la differenza.



Riccardo, tu invece se dovessi porre l’accento su un solo fattore che caratterizza la vostra produzione vinicola cosa sceglieresti?

Un aspetto fondamentale credo che sia la nostra intenzione di portare tutta la storia che abbiamo alle spalle in un progetto nuovo ed estremamente moderno. Lo facciamo senza eccessi ed esibizionismo, ma con autenticità e con grande amore.



Alberto, progetti per il futuro?

Il primo obiettivo è certamente quello di crescere ancora, in termini di qualità e anche di produzione. 



Riccardo, qualcosa da aggiungere?

Confermo che il primo progetto è quello di incrementare la produzione di bottiglie, magari con qualche nuova sfida o progetto e poi, in futuro, estendere l’attività agli eventi e magari anche alla ricezione, approfittando degli ampi e suggestivi spazi che abbiamo a disposizione. 


I vini Conti Salvatori possono essere acquistati dall’e-shop aziendale o direttamente alla Tenuta Coltavolino dove è possibile fare degustazioni gratuite - con il contributo di 10 euro si può accompagnare il calice con un tagliere di salumi e formaggi di produzione locale – ed effettuare visite guidate.

 



CONTI SALVATORI
TENUTA COLTAVOLINO 1695
Strada di Solfagnano, 110 / Perugia
Tel. 349 812 0979 / www.contisalvatori.shop
FB: Conti Salvatori Tenuta Coltavolino 1695
IG: contisalvatori1695

 

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