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Marco Boldrini, ambasciatore nel mondo dell'Umbria da gustare, e non solo

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Imprenditore, sommelier, formatore e influencer
Testo: Isabella Zaffarami
Brano: “Around the World” - Red Hot Chili Peppers


Come si fa a non amare l’Umbria, con il suo territorio, le sue risorse monumentali e paesaggistiche, la sua eccellente gastronomia e i suoi vini pregiati? L’unico modo è non conoscerla o comunque non conoscerla in modo approfondito. Ecco perché è fondamentale l’opera di promozione che della regione fanno non solo le istituzioni, ma anche alcuni imprenditori che, nei più vari settori e con mezzi diversi, promuovere il Made in Umbria e l’identità della nostra terra in giro per il mondo. Tra questi c’è Marco Boldrini, classe 1987, che grazie al duro lavoro e alla passione, sta diffondendo a livello internazionale tanta conoscenza dell’umbrian food.
Laureato in Economia, Marketing e Finanza alla Luiss di Roma con 110 e lode, già da giovanissimo all’amore per lo sport e per i viaggi combina quello per la ristorazione, passione di famiglia tra l’altro quest’ultima: è infatti l’erede di una dinastia di albergatori e ristoratori titolari di una nota struttura di Panicale. E così dopo aver lavorato come manager di importanti attività ristorative in Italia, a Londra e in Australia, nel 2016 ha aperto il suo ristorante ad Amsterdam. “La Maschera del Lillotatini” offre cucina tipicamente umbra e toscana e nel 2018 è stato inserito dalla guida Italian Magazine tra i primi 10 ristoranti italiani in Olanda.



Marco è inoltre sommelier e promoter, advisor e formatore internazionale per imprenditori del settore della ristorazione e dell’enologia. Non solo: attraverso la sua agenzia offre anche ai turisti stranieri - prevalentemente olandesi - l’opportunità di usufruire di pacchetti turistici studiati per permettere loro di scoprire al meglio l’Umbria, il suo territorio e ovviamente la sua enogastronomia. Contribuisce infine alla promozione della sua terra attraverso anche i suoi profili social e in particolare Instagram dove conta quasi 16mila follower.


Ha aperto ad Amsterdam il suo ristorante, ma si occupa anche di pacchetti turistici e forma imprenditori che vogliono intraprendere il suo stesso percorso





Marco, innanzitutto una curiosità, quanto e come è conosciuta l’enogastronomia umbra nel mondo? E quali sono le convinzioni errate degli stranieri nelle quali ti imbatti più spesso rispetto all’umbrian food?

Certamente gli stranieri conoscono di più la Toscana e quindi la cucina e i prodotti tipici di quella regione. Spesso succede quindi che si generino delle confusioni tra tipicità umbre e tipicità toscane. I prodotti umbri comunque, una volta raccontati nel modo giusto, piacciono tantissimo, i riscontri sono sempre più che positivi e spesso generano grande curiosità e quindi la voglia di scoprire la nostra regione sotto diversi punti di vista e magari anche di visitarla. Il potenziale del territorio è quindi molto grande, tutto sta a lavorare per farlo conoscere di più e meglio.




“Tra enogastronomia, cultura e territorio: così presento la mia regione a curiosi ed appassionati”



Dopo tanto viaggiare - per lavoro e per passione - hai scelto Amsterdam per aprire la tua attività, perché?

Aprire un ristorante era un sogno che avevo da tempo, ho sempre desiderato farlo in Europa e negli anni ho anche notato un grande interesse da parte dei turisti olandesi per l’Umbria in particolare. Ho fatto ovviamente degli studi di mercato e delle valutazioni economico-finanziarie, ho trovato una location più che interessante e infine ho deciso di provarci. Oggi, a distanza di più di tre anni, posso dire che sta andando più che bene.

Tanto che, tra le diverse cose delle quali ti occupi, lavori anche come formatore per imprenditori che vogliono investire nel tuo stesso settore…

Sì esatto, in particolare metto a disposizione le mie conoscenze ed esperienze per gli italiani che vogliono investire in Olanda, una scelta che comporta grandissime opportunità, ma anche inevitabili difficoltà.

Quali sono le prelibatezze umbre che, una volta scoperte, piacciono di più?
Nel mio ristorante i piatti più gettonati sono senza dubbio quelli a base di tartufo di Norcia, il cinghiale, la fagiolina del Trasimeno e ricette tipiche come il coniglio in porchetta e il ragù di anatra. Per quanto riguarda il vino a farla da padrone è senza dubbio il Sagrantino di Montefalco.





Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Mi piace poter andare oltre la classica ristorazione per arricchirla di una fondamentale narrazione sui prodotti e sulle materie prime utilizzati e sulla terra di origine degli stessi. Mi piace inoltre poter guidare i miei ospiti alla scoperta degli abbinamenti migliori tra diversi sapori e piatti e anche nella scelta dei vini.




Per info:
MARCO BOLDRINI
www.marcoboldrini.com
IG: m_b_ita
Marco Boldrini, ambasciatore nel mondo dell'Umbria da gustare, e non solo
   
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Isabella Zaffarami

Moglie e mamma, prova a fare anche la giornalista. Molto curiosa, abbastanza coraggiosa e un po’ capricciosa. È spesso in ritardo, ma solo perché odia aspettare. Ama il giallo, le margherite, il mare e il tiramisù. Un tempo amava dormire fino a tardi, oggi ama andare a letto presto. Ama la sua città, Todi. Ama le parole, quelle già scritte e quelle ancora da scrivere.