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Pietro Romozzi, da accenture a Barilla fino a Yoox

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Un curriculum sorprendente in amministrazione, finanza e controllo, ma anche la passione per la letteratura e le doti sportive

Umbro, giovane e dai mille talenti

Classe 1991, è cresciuto tra Perugia e Assisi, ha conseguito un Double Degree in Economia – la cosiddetta doppia laurea – all’Università Bocconi e alla Hertie School of Governance, per approdare prima in Accenture - la società di consulenza aziendale più grande al mondo – passando in seguito a Barilla e finendo poi a Yoox, il portale ormai famosissimo – e tra i principali a livello mondiale – per la vendita online di beni di lusso nei settori moda e design. Si occupa di amministrazione, finanza e controllo, ma se credete che sia solo un cervellone dedito ai numeri e alle normative vi sbagliate di grosso. 

È appassionato di letteratura e recensisce, con capacità e competenza, saggi, romanzi e racconti, ed anche è un iper-sportivo.

Pietro, ma cosa ti davano da mangiare da piccolo?
Di tutto, certamente troppo: ho iniziato a fare tanto sport anche per controbilanciare un’alimentazione eccessiva (ride). Battute a parte, fin da piccolo mi hanno “dato in pasto” una grande varietà di stimoli, dall’ambito scolastico e culturale, alle esperienze all’estero, agli sport stessi. Questo mi ha reso curioso, incline alle nuove esperienze e desideroso di viverle in profondità; un’attitudine utile nel mondo del lavoro, ma soprattutto nella vita, altrimenti si rischia di diventare monotoni.

Raccontaci in breve delle tue esperienze prima accademiche e poi lavorative.
Dopo aver frequentato il liceo Galilei di Perugia mi sono iscritto alla Facoltà di Economia dell’Università Bocconi, esperienza arricchita dal programma di Double Degree. Si tratta di conseguire una doppia laurea studiando in Italia il primo anno e all’estero il secondo, nel mio caso a Berlino, alla Hertie School of Governance; prevede doppi esami e doppia tesi, ma mi ha permesso di ottenere sia una laurea italiana che una tedesca. Prima di laurearmi ho svolto uno stage curriculare in Accenture. Subito dopo - avevo 24 anni - sono stato assunto da Barilla e ho scoperto questa grande realtà che è anche molto attenta alla qualità della vita dei professionisti che vi operano, ad esempio dal punto di vista degli orari, dell’alimentazione - c’è una mensa interna - e per quanto riguarda flessibilità e smart-working. Dopo alcuni mesi in Barilla, tuttavia, ho ricevuto la proposta di Yoox a sostenere un colloquio, ci sono andato, sono stato selezionato e, affamatissimo come ero - e come sono - di nuovi stimoli e di diverse opportunità, non ho saputo resistere alla tentazione di cambiare.

“Non escludo di tornare in Umbria prima o poi e di occuparmi di qualcosa di positivo per il mio territorio: l’importante è che ci sia sempre una visione chiara e che non si cada in iniziative autoreferenziali, questo è quello che mi sta a cuore più di tutto”





Di cosa ti occupi per Yoox e come è cambiata la tua vita dopo questo passaggio?
Il campo è più o meno sempre lo stesso: amministrazione, finanza e controllo. Nel concreto mi occupo di analisi e controllo di bilanci, processi amministrativi, pagamenti. Seguo prevalentemente l’attività delle filiali estere del gruppo Yoox e il coordinamento dei team locali. Questo contesto lavorativo è estremamente dinamico e stimolante, di giorno in giorno ci ritroviamo a rincorrere novità e cambiamenti e quindi a riformulare e reinventare soluzioni. Si corre, ci si stressa un po’, si fanno a volte anche degli orariacci, ma in questo momento della vita è quello che desidero per la mia crescita professionale.

E oltre ad avere grande dimestichezza con i numeri te la cavi molto bene anche con le lettere non è vero?
Tra i miei interessi c’è sicuramente quello della letteratura e mi diverto a parlarne sia sul webzine Salt Editions che sul magazine About Bologna. Ho avuto modo di intervistare, tra gli altri, personaggi come Enrico Brizzi ed Emidio Clementi dei Massimo Volume: esperienze estremamente piacevoli anche solo per la chiacchierata che ne scaturisce. 



E poi c’è lo sport…
Sì mi piace molto lo sport in generale, gioco a calcio, adoro sciare, mi piace molto anche il ciclismo e così quando posso mi butto in qualche avventura in bici, come quest’estate: ho fatto Vienna-Budapest in bicicletta ed è stata un’esperienza magnifica che mi ha permesso tra l’altro di combinare la passione per lo sport con quella per i viaggi. Tra le altre cose mi sono da poco iscritto a un corso per diventare sommelier, era molto tempo che sognavo di farlo. E, per tornare allo sport, vado anche in palestra e parallelamente approfondisco qualche nozione di anatomia e fisiologia, anche insieme ai trainer, per capire cosa sto facendo e perché. 

Non lasci davvero nulla al caso.
No infatti, in generale non mi piace fare qualcosa senza capirne il senso, preferisco approfondire, esplorare e avere sempre uno scopo definito. 

Come immagini il futuro?
Su questo devo ancora fare chiarezza, di sicuro mi piacerebbe molto nella vita poter dare il mio contributo anche a livello sociale e politico. Per ora l’obiettivo è quello di una definitiva affermazione professionale, ma non voglio morire di carriera, intendo bilanciare il lavoro con la vita e sogno di avere un giorno una famiglia. Non escludo di tornare in Umbria prima o poi, e di occuparmi di qualcosa che possa essere positivo per il mio territorio: penso ad una attività imprenditoriale o magari a un impegno nell’ambito culturale. L’importante è che ci sia sempre una visione chiara e che non si cada mai nell’autoreferenzialità: questo è quello che mi sta a cuore più di tutto.

 

 

 

Pietro Romozzi, da accenture a Barilla fino a Yoox
   
Pubblicato in Rivista
Isabella Zaffarami

Moglie e mamma, prova a fare anche la giornalista. Molto curiosa, abbastanza coraggiosa e un po’ capricciosa. È spesso in ritardo, ma solo perché odia aspettare. Ama il giallo, le margherite, il mare e il tiramisù. Un tempo amava dormire fino a tardi, oggi ama andare a letto presto. Ama la sua città, Todi. Ama le parole, quelle già scritte e quelle ancora da scrivere.