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Tutti contro tutti

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Tutti contro tutti
Venerdì 13 Febbraio 

Il clima è da guerra fredda, anzi tiepida. Ché i protagonisti della guerra fredda se non altro fingevano di ignorarsi. Ieri sera, invece, mezzo Paese è stato travolto dallo tsunami del fight club. Alla camera, dove i grillini litigavano con con quelli del Pd, mentre quelli del PD facevano a pugni con quelli di SEL. Su Twitter, dove Gigi D'Alessio litigava con Selvaggia Lucarelli, che nel frattempo sfotteva il look di Emma e in tutta risposta si vedeva scrivere “hai rotto il cazzo” da Syria. A Sanremo, dove Bianca Atzei litigava con un pezzo di Tenco e i Dear Jack litigavano con la musica. Segnali evidenti di un paese alla prese con una crisi di nervi dove ormai anche la più piccola scintilla può far esplodere qualsiasi reazione. Ecco, in un clima come questo è un miracolo che le pressioni di Carlo Conti per un bacio tra Al Bano e Romina non ci abbiano trascinati sull'orlo della guerra civile come un'Ucraina qualsiasi.

Tutti contro tutti
   
Matteo Grandi

A due anni leggeva Proust, parlava perfettamente l'inglese, capiva il francese, citava il latino e sapeva calcolare a mente la radice quadrata di numeri a quattro cifre. Andava al cinema, seppur accompagnato dai genitori, suonava il pianoforte, viaggiava in aereo, scriveva poesie e aveva una fitta corrispondenza epistolare con l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. A sei anni ha battuto la testa cadendo dagli sci. Del bambino prodigio che fu restano l'amore per il cinema, per la scrittura e per le feste natalizie. I segni del tracollo sono invece palesati da un'inutile laurea in legge, da un handicap sociale che lo porta a chiudersi in casa e annullare appuntamenti di qualsiasi genere ogni volta che gioca il Milan e da una serie di contraddizioni croniche la più evidente delle quali è quella di definirsi "di sinistra" sui temi sociali e "di destra" su quelli economici e finanziari. A trent'anni ha battuto di nuovo la testa e ha fondato Piacere. Gli piacerebbe essere considerato un edonista; ma il fatto che sia stata la sofferenza (nel senso di botta in testa) a generare il Piacere (nel senso di magazine) fa di lui un banalissimo masochista.