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L'editoriale n.115

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Travaglio: “La mia opinione sui vaccini vale quanto quella di Burioni”. Certo, e l’opinione di Carlo Cracco sui buchi neri vale quanto quella di Stephen Hawking

Qualche osservazione sul turismo e su come rinfrescare l'immagine dell'Umbria. Ed Sheeran qualche mese fa ha acquistato un casale in Umbria, in quel di Paciano. Ed Sheeran è in questo momento l'artista più famoso e "downloadato" del pianeta. Ed Sheeran ha passato il Capodanno in Umbria. Ed Sheeran posta su Instagram (ai suoi 18 milioni di follower) una foto dall'Umbria di fronte al camino con un bel tagliere di salumi e formaggi. Ed Sheeran può essere un testimonial (inconsapevole o consapevole, a seconda di quanto le istituzioni saranno in grado di intercettarlo) straordinario per l'Umbria. Unire l'immagine della nostra terra all'idolo del pop mondiale può essere una manna dal cielo. Ora bisognerebbe soltanto trovare il modo di sfruttare questa felice coincidenza. Senza inutili pudori o pelosi snobismi. Certo Ed Sheeran non è Steve McCurry e per l'intellighenzia che opera nelle sale dei bottoni umbre sporcarsi le mani con un teen-idol, piuttosto che con un blasonato fotoreporter di guerra, sarà uno sforzo umiliante ai limiti dell'oltraggioso. Ma per i comuni mortali l'impatto del binomio Umbria-Ed Sheeran potrebbe essere dirompente. Se in Regione oltre a fini intellettuali ci sono anche funzionari pragmatici, pensiamoci.

PS finalmente il Frecciarossa Perugia-Milano è realtà. E agli umbri che ancora lamentano favoritismi nei confronti di Perugia, spiegate che i Frecciarossa fermano nei capoluoghi. Altrimenti sarebbero regionali.

PPS avete in mano un Piacere Magazine completamente rinnovato. Una grafica più fresca e minimal a partire dalla copertina. Ma ogni pagina, dagli articoli alle rubriche, è stata oggetto di un profondo restyling. Spero vi piacerà.

 

L'editoriale n.115
   
Pubblicato in Editoriale
Matteo Grandi

A due anni leggeva Proust, parlava perfettamente l'inglese, capiva il francese, citava il latino e sapeva calcolare a mente la radice quadrata di numeri a quattro cifre. Andava al cinema, seppur accompagnato dai genitori, suonava il pianoforte, viaggiava in aereo, scriveva poesie e aveva una fitta corrispondenza epistolare con l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. A sei anni ha battuto la testa cadendo dagli sci. Del bambino prodigio che fu restano l'amore per il cinema, per la scrittura e per le feste natalizie. I segni del tracollo sono invece palesati da un'inutile laurea in legge, da un handicap sociale che lo porta a chiudersi in casa e annullare appuntamenti di qualsiasi genere ogni volta che gioca il Milan e da una serie di contraddizioni croniche la più evidente delle quali è quella di definirsi "di sinistra" sui temi sociali e "di destra" su quelli economici e finanziari. A trent'anni ha battuto di nuovo la testa e ha fondato Piacere. Gli piacerebbe essere considerato un edonista; ma il fatto che sia stata la sofferenza (nel senso di botta in testa) a generare il Piacere (nel senso di magazine) fa di lui un banalissimo masochista.