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Il treno ha fischiato! In evidenza

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Il treno ha fischiato!
Nelle info personali di ogni utente di Facebook c’è la geolocalizzazione, e quando si tratta di tuoi concittadini Facebook te lo dice in un modo preciso. Tra i miei amici, quelli che vivono a Perugia hanno la scritta “vive a Perugia COME TE”

Un dettaglio trascurabile? No, perché se io vedo che qualcuno è del mio paese sono più propenso a chiedergli l’amicizia, a interagire. Quei sette semplici caratteri di testo servono a portare più engagement, ma anche a rendere il social più umano, a far dimenticare il Grande Occhio.

Perché Mark Zuckerberg non vuole che gli utenti si sentano spiati o manipolati, ma soltanto avvicinati agli altri utenti, con cui potrebbero avere interessi in comune, e così creare più interazioni, più permanenza nel social, più pubblicità visualizzate. E Zuckerberg sa molto bene come incrementare e canalizzare questo traffico. Per esempio, guarda: c’è questa persona che è di Perugia. COME TE.

Ma forse mi sbaglio, o almeno lo spero.

Forse Zuckerberg sa di avere troppo potere sulla nostra testa, sa che noi spesso pensiamo di vivere su Facebook, pensiamo che sia la realtà, per questo vuole introdurre cose come il tasto antibufala: su Facebook le persone credono a tutto, sono manipolabilissime. Sì, un po’ ci si può lucrare, ma così è troppo, si fanno danni, ci vogliono dettagli che ogni tanto riportino con i piedi per terra, piccole cose che facciano la differenza. Ad esempio, guarda questo utente: vive a Perugia. COME TE.

E allora ecco che ci ricordiamo che esiste il mondo, il mare, le montagne, le città, la nostra città, e la gente e la vita che facevamo prima, quando non passavamo il tempo a scorrere timeline su uno schermo, quando pensavamo di più alla gente da incontrare, alle valli da percorrere, alla vita da vivere che non stiamo vivendo. Una trappola mentale, una roba pirandelliana.

E fatelo fischiare, ‘sto treno!
Il treno ha fischiato!
   
Dio

Il Signore Iddio Onnipotente, fondatore e CEO dell'Universo. Entra sempre nel bagno delle donne, perché c'è scritto Signore