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Come rispondere alle domande scomode dei bambini? In evidenza

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Se sei madre lo sai: la tua vita con i figli la spenderai per un buon tre quarti a rispondere alle domande scomode dei tuoi bambini
Domande ingenue, semplici, formulate con chiarezza che hanno tutte una comune caratteristica: quella di essere poste così, a bruciapelo. E di lasciarci solitamente senza parole.

"Mamma, perché l’acqua è bagnata?"
"Mamma, perché i cani abbagliano?"
"Mamma, perché la mela è dolce?"
"Mamma, perché la bimba della zia è dentro la pancia?"
"Mamma, perché la banana è gialla?"
"Mamma, perché piove?"
"Mamma, perché arriva la notte?"

"Perché, mamma, dobbiamo morire?" Che tu vorresti rispondergli solo: "Eh, già. Perché? Me lo sto chiedendo pure io ma una risposta non ce l'ho". E invece una risposta devi averla perché una risposta tuo figlio la pretende ed è giusto che ce l'abbia. Io a mio figlio vorrei sempre rispondere senza troppo zucchero.

Vorrei essere chiara ma non edulcorata, vorrei crescerlo consapevole che la vita è bella, anche se fa male come cantava qualcuno e che, non è vero che le persone cattive, il male, i lutti non esistono.

Vorrei sempre essere in grado di trovare le parole giuste per crescerlo con una cognizione della realtà e del mondo che non sia troppo distante dalla realtà, ma che siano allo stesso tempo adatte ad un bambino. Alla sua visione meravigliosa e sognante, alle sue aspettative cariche di positività. Non vorrei essere io, in soldoni, a spegnergli quella luce che ha negli occhi, ma non voglio nemmeno crescerlo sotto ad una campana di vetro. A volte uso la fantasia e ci riesco, altre racconto delle favole. Favole verosimili ma non reali e non so se è giusto così, ma non sempre trovare le parole è facile. Altre volte, semplicemente, racconto la verità, così com'è. Ma la cosa che faccio spesso, più spesso di tutte le altre sapete qual è? Taglio corto e rispondo alle sue domande con un: “Te lo spiega il nonno”.

Come rispondere alle domande scomode dei bambini?
   
Pubblicato in C'era una vodka
Lucrezia Sarnari

31 anni. Giornalista, mamma e blogger. Non necessariamente in questo ordine