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Il Berklee College di Boston all’Umbria Jazz

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È partita la 33ª edizione del Berklee College at Umbria Jazz Clinics, ovvero del gemellaggio più longevo della storia del noto College di Boston

Tanti i cambiamenti e le sorprese, centinaia i giovani provenienti da ogni parte del mondo che si ritroveranno a Perugia in con comitanza con l’edizione 2018 dell’Umbria Jazz.

Tra i partecipanti si contano ben 211 studenti, 38 in più rispetto alla passata edizione, di cui 140 italiani. Gli altri ragazzi provengono dagli Stati Uniti d’America, dalla Russia, dalla Germania, dal Brasile, dalla Malesia, dal Portogallo, dall’Australia e da molti altri luoghi ancora. Si ritroveranno tutti a Perugia per perfezionare le loro abilità da musicisti jazz, per studiare a fianco di grandi maestri internazionali e per vivere in prima persona la meravigliosa atmosfera dell’Umbra Jazz. Questo progetto è stato reso possibile grazie al contributo diretto della Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz e del Comune di Perugia, che ha versato un suo contributo economico e messo a disposizione le aule delle scuole Fabretti.


In questi giorni si terranno quindi seminari di batteria e chitarra, tre classi di canto volte ad affrontare stile, tecnica, teoria e performance, tutto dedicato in modo specifico per chi vuole perfezionarsi in jazz, blues e soul. I ragazzi sono stati selezionati attraverso una vera e propria udizione, con tanto di domande di teoria musica. Tutti i partecipanti avranno l’accesso gratuito ai concerti che si terranno all’Arena Santa Giuliana. I docenti selezionati sono professionisti di altissimo livello, basti pensare che l’anno scorso sedevano in cattedra il sassofonista Steve Wilson e il batterista Lewis Nash. Alla conclusione dei seminari gli allievi si esibiranno live e i migliori tra questi suoneranno sul palco dei Giardini Carducci venerdì 20 e sabato 21. Il Berklee College, inoltre, assegnerà ben 150 000 dollari in borse di studio con durate variabili, tra queste vi sono incluse borse di studio “full tuition” per l’intera copertura del corso estivo “Five Week Summer Program in Boston” direttamente negli States. La scuola di Boston, fondata nel il 1945 ha visto tra i suoi allievi nomi di stelle come Pat Metheny, Esperanza Spalding, Diana Krall e John Scofield. In tutto, i diplomati del Berklee hanno portato a casa oltre 250 Grammy Awards.

Tanto l’entusiasmo, lo spirito di dedizione, di competizione, ma anche di comunione che si crea tra questi giovani musicisti, ognuno con il suo talento, i suoi sogni e le sue speranze. Molti frequentano ancora la scuola, ma guardano già al loro futuro. Si sa che lavorare come professionista nel mondo della musica non è di certo una passeggiata. Essere un musicista non è certo semplice, è un mestiere che porta a percorrere molte diverse vie. Ad esempio, quella del musicista in strada, scelta che necessità carattere e attitudine non indifferenti. Chi suona in strada è un po’ come un giocatore di poker. C’è chi suona in una band, con tutte le emozioni, ma anche le grandi sfide che questo comporta. C’è chi suona nei locali, chi inizia a lavorare alla scrittura di colonne sonore per la tv o per i videogiochi.

Tra i tanti che si sono presentati a Perugia c’è anche Edoardo, quattordicenne che suona il sax contralto, nipote della leggendaria Mina, accompagnato da suo padre Massimiliano Pani, noto produttore e conduttore televisivo RAI.

I nostri migliori auguri a tutti i partecipanti, aspettando di assistere presto alle loro esibizioni live.



  Photo by Unknown (Author), Public Domain (Licence)

 

Il Berklee College di Boston all’Umbria Jazz