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Frasi famose: le 10 citazioni più sbagliate di sempre

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Frasi famose: le 10 citazioni più sbagliate di sempre

Pensavi di saperla, e invece no

Abbiamo scovato 10 frasi famosissime, che sicuramente avete sentito o pronunciato almeno una volta, citazioni che potremmmo definire proverbiali e universalmente note, ma che nel tempo sono state fraintese, modificate senza motivo, oppure attribuite a un noto autore mentre invece appartengono a un altro, oppure sono di origine sconosciuta.
Alcune vi sorprenderanno.

Il fine giustifica i mezzi
La frase attribuita a Niccolò Machiavelli (1469-1527), è una perfetta sintesi del suo pensiero, ma non è presente in nessuna sua opera.

Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato via anche con mazze e pietre
Frase attribuita a Sandro Pertini (1896-1990), ma in realtà da lui mai pronunciata o scritta, come ha riconosciuto anche la Fondazione Sandro Pertini.

Non ti curar di loro, ma guarda e passa
La citazione è ovviamente di Dante Alighieri (1265-1321), che però nella Divina Commedia ha scritto “non ragioniam di lor, ma guarda e passa.”

Elementare, Watson
Sherlock Holmes non ha mai pronunciato questa frase, e l’autore Arthur Conan Doyle (1859-1930) non l’ha mai scritta, ma in una pagina de Il caso dell'uomo deforme c’è uno scambio di battute che potrebbe aver generato la leggenda: Watson, dopo una deduzione di Holmes, dice “Semplice!”, e Holmes risponde “Elementare!”.

Eppur si muove
Attribuita a Galileo Galilei (1564-1642), che l’avrebbe pronunciata al tribunale dell'Inquisizione al termine dell’abiura dell’eliocentrismo, in realtà non si trova in alcun documento del XVII secolo.
Il primo ad aver menzionato la frase è stato lo scrittore Giuseppe Baretti (1719-1789), che aveva ricostruito la vicenda per il pubblico inglese, in un’antologia pubblicata a Londra nel 1757.

Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione
Attribuita ad Alcide De Gasperi, in realtà era di James Freeman Clarke (1810-1888), politico statunitense.

Le menti sono come i paracadute: funzionano solo quando sono aperte
Attribuita ad Albert Einstein (1879-1955) e a Frank Zappa (1940-1993), in realtà la paternità della frase è contesa tra l’imprenditore scozzese Thomas Dewar (1864-1930) e lo scienziato britannico James Dewar (1842-1923), dall’identico cognome e vissuti nello stesso periodo storico, per cui si è sempre fatta confusione, e a tutt’oggi non si conosce l’autore con certezza.

Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita
Attribuita ad Albert Einstein (1879-1955), in realtà non si trova in nessuna opera del fisico e in nessun documento, fino al 1994, quando venne citata in un volantino dell'Unione Nazionale Apicoltori francesi, in rivolta a causa della concorrenza del miele d’importazione. Probabilmente è stata inventata per dare peso alla protesta.

Se non hanno pane, che mangino brioches
Attribuita alla regina Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena (1755-1793), che l'avrebbe pronunciata riferendosi al popolo affamato, in realtà è stata scritta dal filosofo Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) nelle Confessioni, in riferimento ad un evento del 1741, quando Maria Antonietta non era ancora nata.

Lazzaro, alzati e cammina
Sebbene sia proverbiale, Gesù non ha mai detto questa frase rivolto a Lazzaro. I Vangeli riportano “Lazzaro, vieni fuori!”, mentre in un’altra occasione Gesù dice a un malato “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”.

Frasi famose: le 10 citazioni più sbagliate di sempre