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La creatività di Picasso irrompe a Castiglione del Lago In evidenza

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La creatività di Picasso irrompe a Castiglione del Lago
Il paese sul Trasimeno rende omaggio al grande Pablo Picasso nel centenario del suo viaggio in Italia, con la mostra “La materia e il segno. Ceramica, grafica” a Palazzo della Corgna.

Oltre 90 opere in cui il segno dell’artista spagnolo è più che mai riconoscibile: tre celebri serie di incisioni e acqueforti e un corpo unico di ceramiche.

Anche Castiglione del Lago rende omaggio al grande Pablo Picasso nell’anno in cui si ricordano i 100 anni dal suo viaggio in Italia. Era il 1917 quando l’artista spagnolo venne nel belpaese in compagnia dello sceneggiatore e drammaturgo Jean Cocteau alla ricerca di ispirazioni creative.

Fino al 27 agosto il Palazzo della Corgna, cuore culturale della città, ospita la mostra “Pablo Picasso. La materia e il segno. Ceramica, grafica”, promossa dal comune di Castiglione del Lago con il contributo della Regione Umbria. La mostra è rappresentativa della creatività del più grande e influente artista del ‘900, che si è cimentato, nel corso della sua lunga e intensa esistenza, in tutti i generi artistici conosciuti: pittura, incisione, disegno e ceramica. L’esposizione di Castiglione del Lago permette di ammirare le tre celebri serie di incisioni e acqueforti, “Le Cocu Magnifique”, “Carmen” e “Balzac en bas de casse et Picassos sans majuscule”, e di un corpo unico di ben 29 ceramiche. Un totale di oltre 90 opere in cui il segno di Picasso è più che mai evidente e riconoscibile.

Gli appuntamenti dedicati alla celebrazione del centenario del viaggio di Picasso in Italia appaiono un’occasione unica per scoprire il suo genio incontrastato.

La selezione di opere ospitata nel suggestivo Palazzo della Corgna consente l’approccio a una particolare modalità espressiva dell’artista spagnolo. Il valore di questa esposizione consiste nell’intensità eloquente dei manufatti, realizzati per lo più in un periodo storico particolarmente significativo, segnato dalla fine della seconda guerra mondiale. Picasso sperimenta temi e stili, trasformando forme tradizionali in forme uniche, in particolare nella ceramica, dove l’oggetto quotidiano diventa espressivo. Le ventinove ceramiche esposte, realizzate tra il 1947 e la fine degli anni ’60, provengono da raccolte e collezioni private: brocche, vasi antropomorfi, piatti decorati, graffiti e modellati. La caratteristica di questa produzione è l’originale trasformazione delle forme in particolari plastici figurativi, esaltati dalla policromia del segno pittorico, con un’attenzione al piccolo dettaglio per cogliere l’essenza del rappresentato. Tra i temi iconografici prescelti compaiono gufi, pesci, tori, picadores, corride, uccelli, figure femminili, volti di fauni, realizzati con segni intensi e soluzioni antropomorfe e zoomorfe inimmaginabili.

Dovreste fare della ceramica. È magnifico!”, dichiarò lo stesso Picasso in una conversazione pubblicata sulla rivista “Quadrum” (Bruxelles, 1956). Nelle scelte iconografiche e formali per la realizzazione delle ceramiche l’artista coniuga il linguaggio contemporaneo, ispirato ai grandi temi dell’arte del Novecento, con la storia millenaria dell’arte della ceramica.

Nelle tre serie di incisioni e acqueforti Pablo Picasso illustra nello specifico: la novella “Carmen” (1949), una serie di ritratti di Honoré de Balzac, padre del Realismo nella letteratura europea (1957) e il pezzo teatrale “Le Cocu Magnifique” di Fernand Crommelynck di Prosper Mérimée (1968). Raffigura con ammirevole stilizzazione visi di donna e di uomo, costumi andalusiani, teste di toro e figure mitologiche, prendendo ispirazione anche dalle proprie conoscenze mitologiche, tra le quali primeggia la figura immancabile del Minotauro.

Scriveva Pablo Picasso sui diversi procedimenti d'incisione: “Il più nobile, il più ricco è senza dubbio l’acquaforte. […] Quindi bisognava arricchire la litografia con la tecnica dell’acquaforte. Mi sembra di esserci riuscito”.

Che cos’è l’arte? Se lo sapessi, mi guarderei bene dal rivelarlo. Io non cerco, trovo”.

Pablo Picasso, dalla rivista “Formes”, Parigi, 2 maggio 1930

 

Info mostra

Orari: tutti i giorni ore 9.30-19. Il biglietto comprende la visita a Palazzo della Corgna e Rocca del Leone.

Tel. 075 951099

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www.palazzodellacorgna.it

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