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Moon in June suona davvero bene

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Moon in June suona davvero bene

Successo per l’evento e soprattutto per la serata conclusiva con Capossela

 

Musica, sirene d’acqua dolce, natura, ambiente incontaminato e il ricordo che si fa emozione per l’addio a una persona che ha dato tanto per la musica in Umbria. È passato poco tempo dall’idea di Sergio Piazzoli di far “suonare” un’isola al tramonto fino alla magica serata conclusiva di domenica 21 giugno con Vinicio Capossela che ha messo la ciliegina sulla torta, con il suo “Concerto per sirene d’acqua dolce”, alla prima edizione di Moon in June che è iniziata il 19 giugno. Insieme alla fondazione “SergioPerLaMusica”, organizzatrice dell’evento, l’artista, che ha ricoperto per l’occasione particolare anche il ruolo di direttore artistico della tre giorni nella piccola isola al centro del lago Trasimeno, ha deciso di dedicare il concerto conclusivo all’amico fraterno e alle sirene d’acqua dolce “perché è nel canto delle sirene che ritroviamo tutti quelli che abbiamo amato”. Per la prima di Moon in June il successo è stato enorme, con 1.200 persone arrivate solo per Capossela (senza contare la buona presenza di pubblico anche nei due precedenti giorni) e richieste di poter assistere al concerto arrivate da tutta Italia.
La tre giorni è stata un successo al di là di ogni più rosea previsione – afferma il presidente della fondazione Virgilio Ambroglini – considerato che tutto poi è stato organizzato in pochissimo tempo. Siamo davvero soddisfatti e per questo ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito, dagli artisti ai volontari al Comune di Tuoro alla Regione Umbria fino a Umbria Mobilità, ma soprattutto il pubblico che ci ha sorretto e che si è comportato benissimo”.  
In attesa di progetti futuri, la serata conclusiva intanto rimarrà bene impressa nei ricordi dei fortunati che erano presenti. È stato infatti, come promesso dallo stesso Capossela, un evento unico e irripetibile, un canto per le sirene ma soprattutto “un canto per Sergio, nel suo lago di quiete”. Tutte le parole dei brani presentati, a volte anche cambiate in alcune parti, erano chiaramente per Piazzoli con Capossela a dispensare per tutta l’esibizione tanto amore, proprio come quello che entrambi hanno sempre dedicato alla musica.
La fondazione “SergioPerLaMusica”, dopo la recente costituzione, ha così archiviato il suo primo evento. L’obiettivo ora è quello di procedere sempre “con e oltre la follia di Piazzoli” proponendo progetti culturali importanti in questa magica isola sul Trasimeno che dovrebbe diventare un luogo della musica attivo artisticamente ogni anno da maggio a ottobre, per far incontrare esperienze musicali giovanili da tutta Europa e metterle a confronto attraverso attività permanenti.
Ogni anno naturalmente tornerà anche “Moon in june” con la direzione artistica che dopo Capossela sarà affidata sempre a un grande artista. Il nome “Moon in June” è stato scelto anche in omaggio ai The Soft Machine e soprattutto a Robert Wyatt, storico musicista inglese che ha accettato di diventare presidente onorario della Fondazione “SergioPerLaMusica”, oltre che membro del comitato artistico collettivo di cui fa parte anche Capossela. Ed è proprio con la direzione di Wyatt che la Fondazione già sta pensando alla seconda edizione di “Moon in June”.

Moon in June suona davvero bene
   
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