Nonni stagisti, sentirsi giovani è quello che conta
Ultrasessantacinquenni che hanno ancora molto da dire e da fare, un fenomeno che sta prendendo piede in tutta Europa per la felicità loro e dei datori di lavoro
Il fenomeno dei nonni stagisti si sta diffondendo in tutta Europa: over 65 che rispondono ai call center, stirano camicie per i condomini, raccolgono fondi per le organizzazioni umanitarie, fanno i promotori immobiliari, adottano nipoti da accompagnare a scuola. Perché sentirsi utili e mettersi in gioco non significa rinunciare a vivere una vecchiaia tranquilla. Che poi, 65 anni si può considerare vecchiaia? Forse no: la vita si è allungata, sono sorti nuovi stimoli, e non ha senso passare il tempo davanti ad un televisore o giocare a carte al bar con gli amici. O meglio, non ha senso fare solo quello se la vita può offrire ancora altre opportunità e stimoli. E questi adulti un po’ più grandi degli adulti hanno voglia di coccolarsi, concedersi svaghi e qualche lusso in più, e certo, arrotondare la pensione con un lavoretto part time è un ottimo modo per concedersi un viaggio, una cena al ristorante o una giornata al centro benessere. Al contrario, c’è anche chi, tra loro, cerca un nuovo impiego per pagarsi le bollette, a causa di pensioni minime mai sufficienti per arrivare a fine mese. Di sicuro, privi di obblighi familiari vincolanti, questi nonni sprint sono la felicità di datori di lavori che si trovano a confrontarsi con un personale che non conosce l’arrivismo di chi vuole fare carriera e ignora cosa sia l’assenteismo. Solo in Italia, su Kijiji, portale in cui è possibile trovare e inserire offerte di lavoro, le inserzioni di over 65 che cercano un impiego sono aumentate del 21% dal 2012 al 2013. Perché la pensione è solo l’inizio di una nuova fase in cui rimanere attivi è l’imperativo per invecchiare bene.
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